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10 giugno 2024
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Ucraina: se queste sono le truppe fresche...
di Francesco Dall'Aglio *

Immagini scattate dall’agenzia di stampa turca Anadolu, riprese anche da Getty, mostrano l’addestramento di un reparto di mobilitati ucraini nella zona di Kharkiv. Oltre ad essere piuttosto anziane, le reclute non sembrano particolarmente in salute, conseguenza probabilmente dell’eliminazione della categoria ‟parzialmente abile” che ha consentito di arruolare personale che prima non era preso in considerazione per il servizio attivo.

La mobilitazione, lo abbiamo già detto, tutto sommato funziona, ma purtroppo il materiale umano che si riesce a trovare non è più di prima scelta. Con questi uomini non puoi andare all’assalto e recuperare territorio, puoi al più difendere, sacrificandoli per preservare unità migliori. Ma in attesa che queste nuove truppe possano essere mandate al fronte, anche se i tempi di addestramento sono stati drasticamente ridotti, anche le unità migliori stanno avendo notevoli problemi, specie dopo l’offensiva russa nella regione di Kharkiv.

Da subito il comando ucraino ha dovuto rinforzare quel settore di fronte inviandovi un gran numero di unità prese da altre zone di combattimento, e la situazione non è molto migliorata nelle settimane successive. Certo, non ci sono ulteriori avanzate russe, ma la zona è diventata un magnete per le unità ucraine: le riserve della 79a sono state spostate da Paraskoviivka a Volchansk; la 42a brigata meccanizzata è stata trasferita da Časiv Jar a Starytsia.

La 92a brigata d’assalto ha lasciato un battaglione a Klishiivka, il resto è stato trasferito a Lyptsi; la 93a brigata d’assalto è stata più o meno divisa a metà, con una parte rimasta a sud di Časiv Jar e il resto spedito a Volchansk portandosi appresso l’equipaggiamento migliore, ovvero i CV-90 svedesi; la brigata di polizia ‟Lyut” era a Klishiivka, ora è a Volchansk; e addirittura, notizia di oggi, il comando ucraino ha deciso di mandare a Starytsia la 101a Brigata della Guardia dello Stato Maggiore, che non fa parte dell’ordine di battaglia delle FFAA ucraine.

È dispiegata a Kiev, con lo scopo di proteggere le strutture strategiche della città. Ha equipaggiamento di prim’ordine, ovviamente, così come il personale, ma non mi pare abbia alcuna esperienza di combattimento (alcuni reparti dovrebbero essere entrati in azione a Bahmut e Avdiivka, ma non è certo). Non voglio dire che è come se l’Italia mandasse i corazzieri che fanno la guardia al Quirinale, ma più o meno siamo lì.

Questo significa due cose, sostanzialmente. La prima è che la puntata russa a Lyptsi e Volchansk non è affatto sotto controllo, nonostante i proclami più o meno trionfalistici da parte ucraina, visto che bisogna fare affluire altre unità. Quello che si teme non è tanto che le truppe russe impegnate nell’operazione possano sfondare il fronte e conquistare chi sa cosa, che mi pare abbastanza difficile, ma che possano attestarsi per bene e consentire al resto delle truppe dell’armata ‟Nord” che finora non sono state impegnate, e che dovrebbero ammontare più o meno all’80%, di partire in avanti da posizioni molto più vantaggiose.

La seconda è ancora più preoccupante. Se bisogna mandare reparti come la 101a significa che altri reparti da mandare non ce ne sono, nemmeno dalle altre zone del fronte come è stato fatto in precedenza. E quindi, appunto, si aspetta che il personale raccogliticcio ritratto in queste foto impietose possa essere mandato a tenere qualche settore di fronte e liberare altre unità.

Intanto, però, questi spostamenti forzati hanno avuto conseguenze serie per i settori da cui le unità sono state trasferite: giusto ieri i reparti della 98a aviotrasportata hanno preso il controllo del centro del distretto ‟Kanal” di Chasiv Yar, e da quando è iniziata l’operazione ‟a Kharkiv” i russi hanno conquistato Klishiivka (a sud-ovest di Bahmut), Georgiivka (a ovest di Marinka), Paraskoviivka, Netailove, altri settori di Krasnohorivka e quasi tutta Rabotino (per quello che ne resta).

La coperta resta troppo corta per lo Stato Maggiore ucraino, ed è da vedere se i nuovi reparti potranno ribaltare la situazione. Se sono tutti come questo, penso di no.

* Componente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio


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