Africa sempre più filorussa
di David Cappellini

Il Niger e altri paesi africani, come il Burkina Faso e il Ciad, si schierano apertamente con la Russia e, dopo aver costretto statunitensi e francesi ad abbandonare le istallazioni militari, ospitano truppe russe regolari e irregolari, come la disciolta Wagner.

Mi viene da pensare che questi paesi e non solo questi, perché ne seguiranno altri, non hanno apprezzato granché i valori occidentali che siamo soliti esportare.

Non so se quello che non funziona sono i valori stessi, alieni per certe culture oppure il metodo con cui più che farli apprezzare, li imponiamo. Il metodo infatti, non è cambiato molto nel corso di secoli, mentre la sostanza, cioè il depredamento costante delle risorse naturali e umane di questi paesi, è rimasto la solita.

Una volta la ricchezza erano gli schiavi, poi i diamanti ed il petrolio, oggi il litio e altri elementi naturali molto pregiati e soprattutto indispensabili per le nostre economie. Economie di rapina, perché tali sono state da quando i negrieri depredavano i villaggi e portavano donne e uomini nelle piantagioni caraibiche, nord e sud americane.

Non e mai cambiato l'intento, anche quando ad essere prelevati tramite la presenza di aziende multinazionali e governi fantoccio compiacenti imposti ai paesi africani, erano il gas naturale e le altre risorse naturali e nemmeno ora, quando arriviamo a costruire unioni monetarie impossibili e a detenere saldamente i loro debiti tramite fondi privati.

Colonialismo, mercantilismo, imperialismo... i termini per descrivere questo saccheggio ininterrotto del continente africano sono diversi e sono cambiati via via che aumentava il grado di ipocrisia con cui l' Occidente tentava di celare la sua cattiva coscienza.

Adesso l'Africa sembra essersi stufata e alcuni paesi raggiunta faticosamente una loro sovranità, danno un seguito al processo di decolonizzazione, scegliendo la parte con cui stare. E non è la nostra.

Sorpresi? Solo i ciechi e gli stolti, con la mente obnubilata dalla credenza che esportassimo valori, mentre in realtà importavano proditoriamente ricchezze altrui, possono esserlo. Gli stessi che accusavano gli altri di terzomondismo e che credono che i nemici siano le religioni e le loro imposizioni.

Non esistono né i baluardi dei valori, né i presidi delle democrazie, esistono gli interessi e la loro difesa, quando sei più forte. Ora però, i rapporti di forza stanno cambiando e le ipocrisie sono state smascherate, siamo avvertiti