Algeria e Sudafrica chiedono inchiesta su fosse comuni a Gaza
di Armando Lo Giudice

L'Algeria ha chiesto per martedì una sessione chiusa del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere la recente scoperta di fosse comuni in diversi ospedali nella Striscia di Gaza, in seguito al ritiro delle forze di occupazione israeliane (IOF) dalle strutture mediche che avevano invaso.

Mosca aveva già chiesto un'indagine internazionale imparziale sulla vicenda mentre il 30 aprile il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha espresso preoccupazione per le notizie di fosse comuni rinvenute a Gaza, tra cui in due ospedali, e preoccupazione per la morte di palestinesi, chiedendo un’indagine imparziale.

"È imperativo che agli investigatori internazionali indipendenti con esperienza forense sia consentito l'accesso immediato ai siti di queste fosse comuni per stabilire le circostanze precise in cui i palestinesi hanno perso la vita e sono stati sepolti o seppelliti", ha affermato Guterres.

Anche il Sudafrica, che ha avviato un'importante causa legale contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ), ha invitato la comunità internazionale a condurre urgentemente un'indagine approfondita e imparziale sulla recente scoperta di fosse comuni in diverse aree del territorio assediato.

La recente scoperta di fosse comuni all'interno del Nasser Medical Complex e della più grande struttura medica di Gaza, l'al-Shifa Medical Center, ha spinto il Dipartimento sudafricano delle relazioni internazionali e della cooperazione (DIRCO) a chiedere un'indagine.

"Il Sudafrica è sconvolto dalla recente triste scoperta di una fossa comune contenente i resti di 202 civili palestinesi presso l'ospedale Nasser di Gaza", ha affermato il dipartimento.

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