Colombiano Petro rompe rapporti con Israele: "Netanyahu genocida"
di Lina Iaquinto

"Domani le relazioni diplomatiche con lo Stato di Israele saranno interrotte", ha detto Gustavo Petro, il primo presidente di sinistra nella storia della Colombia, in un discorso ai sostenitori a Bogotà. Non vuole rapporti con "quel genocida di Netanyahu".

Accade mentre negli altri paesi, Stati Uniti, Italia, Francia, si cerca di soffocare la protesta degli studenti nelle università, criminalizzando il loro dissenso, imponendo loro la stessa linea dei governi, e cioè quella di assistere, complici, a quanto sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania.

I democratici governi occidentali rimangono silenti anche dinanzi ai crescenti numeri di morti che hanno oltrepassato i 40.000. Si stanno scoprendo sempre più fosse comuni con dentro centinaia di palestinesi con le mani legate e con evidenti segni di tortura. Ma dalle nostri parti si tace e si fanno avere sempre più armi ad Israele.

Viviamo un periodo storico in cui la vergogna è morta. Un periodo di disumanità che nulla ha da invidiare al momento più buio del secolo scorso, quando fu deciso e messo in atto lo sterminio degli ebrei.

Oggi di diverso c'è solo che le divise delle SS sono quelle degli israeliani e il mondo sedicente civile, compreso il governo Meloni, dà loro una mano, come fece allora...

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