Palestina e lotta per la pace
di Sandro Valentini

È un grave errore di valutazione politica confondere il movimento di solidarietà alla Palestina, che in questi mesi si è sviluppato in ogni angolo del mondo, e che in molti paesi dell'Occidente ha costretto i governi a gravissime misure di censura e repressione, con il Movimento pacifista, in crisi profonda.

Il Movimento di solidarietà alla Palestina si pone senza riserve contro il governo macellaio di Israele e i suoi alleati occidentali. È attraversato da forti tratti antimperialisti.

Il Movimento pacifista - e non il movimenti per la pace - non sa uscire da un generico e astratto richiamo alla pace. Propone schemi vecchi, datati, che risalgono alla metà del secolo scorso.

La situazione mondiale invece oggi è molto diversa. Se non si indica la necessità del multipolarismo non si lotta per la pace nel mondo. Il né né oggi non influenza, non incide sulla politica. Significa alla fine stare, consapevoli o no, con l'unipolarismo della Nato e degli Usa. In ultima istanza con la guerra.

Lotta per la pace e lotta per il multipolarismo sono nell'attuale scontro globale inscindibili. Il Movimento pacifista occidentale - non il movimento di massa di solidarietà con i palestinesi - fatica molto a cogliere questo nesso, allontanandosi sempre più dalle forze progressiste e rivoluzionarie del mondo.

Agisce nell'ambito del giardino europeo, sempre meno curato e degradato, totalmente subalterno al pensiero liberale, anche quando è mosso da buone intenzioni.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA