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25 aprile, piazza ostaggio dei centri sociali?
di
Paolo Mossetti
In un'Amaca più sciatta del solito, ieri Michele Serra parla di «centri sociali» che «sequestrano la piazza» del 25aprile.
Qualcosa che non è mai accaduto, una distorsione frutto dell'avvelenamento dei social, come racconta chi in piazza c'è stato.
Non è la prima volta che Serra cerca di consolare una readership sempre più aristocratica, raccogliticcia, sempre più arroccata nel senso comune male informato del proprio tempo.
Nel 2016, raccontava Indro Montanelli con toni stucchevolmente romanticizzati, da «volemose bene» serriano al cubo, e addirittura cinque anni prima descriveva il giornalista di Fucecchio come «avanguardia di un’Italia liberale»: forse era un presagio di ciò che questa etichetta sarebbe diventata realmente anni dopo.
Serra come emblema dunque di un opinionismo che ha smesso di studiare, e di capire i conflitti, perché non sente più pressione culturale o sociale a farlo.
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