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UE: tanti scommettono sulla guerra
di
Cristiano Bordin
Incuranti delle polemiche italiane, i tamburi di guerra continuano a suonare e suonano sempre più forte: l'altro giorno la Svezia, dopo un incontro con il primo ministro della Lettonia, ha schierato carri armati Leopard e CV 90 "Per rafforzare la sicurezza della regione baltica".
In Francia invece c'è stata un'altra sortita di Macron, non nuovo a queste dichiarazioni: " Siamo accerchiati e non siamo armati a sufficienza. La nostra Europa è mortale e può morire" ha detto.
Il presidente francese invoca infatti "un cambio di passo sulla difesa" favorendo ancora di più la politica di riarmo del suo paese: l'export di armi è raddoppiato e un mese fa il ministro della difesa aveva lanciato la proposta di ricorrere alla facoltà di requisizione degli stabilimenti industriali per riconvertirli alla produzione bellica.
Ma non basta ancora.
Sempre l'altro giorno Macron ha detto pure che "le armi nucleari sono un elemento imprescindibile della difesa europea per costruire le garanzie di sicurezza".
La guerra ormai è una opzione sul tappeto e dall'industria militare può partire una nuova fase di sviluppo economico che arresti la crisi in corso.
Ormai sono in tanti a scommetterci...
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