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25 aprile 2024
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Il 25 aprile è stato anche questo
di Rinaldo Battaglia *

Una fotografia è stata recuperata dall'archivio militare di Washington ritrae don Sante Bartolai, un sacerdote di soli 28 anni – classe 1917 - nativo negli USA da genitori italiani di Sant'Annapelago, poi rientrati in Patria, e parroco allora in una piccola frazione modenese, a Savoniero. Fu scattata nel lager di Ebensee il 5 maggio 1945 nei momenti immediatamente successivi alla liberazione del lager.

Sarà don Sante a raccontarlo nel suo libro autobiografico 'Da Fossoli a Mauthausen': " ...da una macchina lussuosa discendono il medico e il cappellano militare. Apprendono che un sacerdote italo americano è in condizioni disperate! Tutt'e due mi tolgono amorevolmente dalla branda e mi fanno sedere su una seggiola in legno. ...fanno scattare l'obiettivo di una macchina fotografica. Prorompo in lacrime, ma il cappellano mi fa coraggio "sarà una documentazione inoppugnabile! - mi dice - Servirà anche questo per la buona causa". Peso 38 kg. Prima della prigionia superavo gli 80".

Fortemente contrario al fascismo, dopo soprattutto le leggi razziali del 1938, collaborò attivamente con le prime bande partigiane nella Valle del Dragone sin dall'autunno 1943.

Coinvolto anch’egli negli scontri del 9 marzo 1944 a Savoniero tra i fascisti della GNR e i partigiani di Nello Pini, don Sante si fermò ad assistere i feriti, da ambo le parti. Anzi sfruttò la sua vicinanza riconosciuta ai partigiani affinchè i militi fascisti feriti non fossero da questi fucilati, come sembrava volessero subito fare dopo la fuga degli altri uomini del Duce. Ma passato il momento poi pagò la sua scelta politica.

Poco dopo don Sante venne arrestato dai fascisti a Montefiorino, picchiato a sangue e trasferito prima a Modena, poi a Fossoli e da lì il biglietto per Mauthausen. E dal lager, ‘il cimitero degli italiani’ come veniva chiamato, subito passato al sottocampo di Ebensee. Il 25 aprile in Italia è stato anche questo. I fascisti italiani sinergici coi nazisti tedeschi.

Aldo Magnoni – uno storico molto addentro nel mondo degli IMI, che nel passato aveva recuperato questa vicenda - sottolineava nel suo raccontare come la "drammaticità della foto" fosse "ulteriormente aggravata dal particolare di un cadavere sotto la coperta alla destra di don Sante". Credo che non servano altre parole.

Dopo la guerra don Sante ritornò parroco a Savoniero dove rimase fino alla morte nel 1979, arrivatagli a soli 62 anni. Il peso del lager evidentemente non era stato passato del tutto indenne.

Il 25 aprile ci ha permesso di uscire dagli incubi di terrore vissuti nei lager di Hitler troppo spesso condivisi dagli uomini di Mussolini. Mai dimenticarlo, mai ridimensionarlo, mai farlo dimenticare.

25 aprile 2024 – 79 anni dopo – Rinaldo Battaglia

* Coordinatore della Commissione Storia e Memoria dell'Osservatorio


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