Blinken in Cina per allontanarla da Mosca
di Marinella Mondaini

Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken si è recato in Cina, in missione speciale, per fare pressione su Pechino, per costringere la Cina a smettere la stretta collaborazione con la Russia, cessare il sostegno alla Russia e regolare la sovraccapacità industriale cinese.

Blinken si precipita in Cina appena 10 giorni dopo l'infruttuoso viaggio della segretaria del Tesoro degli Usa Janet Yellen, mandata per risolvere le controversie commerciali tra Usa e Cina. Ora Blinken che dite, ce la farà a spuntarla con i cinesi?

Ma pensate che faccia tosta: gli imperialisti vanno in Cina dopo che hanno stanziato 8 miliardi di dollari a Taipei. Il commento del portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin è: "l'aiuto militare americano a Taiwan “aumenta i rischi di conflitto”.

Inoltre, Blinken va in Cina per imporre la volontà degli imperialisti a stelle e strisce sullo sfondo delle esercitazioni militari congiunte Usa-Filippine contro la Cina.

Non solo, ma queste esercitazioni avrebbero potuto essere fatte nella zona delle Filippine, invece gli Stati Uniti hanno proprio voluto che si facessero nel mar cinese meridionale, 6000 uomini per 12 giorni, per alimentare la tensione e provocare la Cina.

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