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29 marzo 2024
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Ilaria Salis ancora in catene
di Armando Reggio

Oltre che le manette, i ceppi ai piedi e il guinzaglio, scortata dagli agenti con il passamontagna, armati e con giubbotto antiproiettile, come se Ilaria Salis fosse una pericolosissima criminale. È il messaggio di Orban: riafferma che l'antifascismo è un reato, fra i peggiori. E Ilaria è anche domna e non ungherese: troppo!

I difensori italiani opportunamente denunciano: "Una misura all'evidenza⁸ sproporzionata, lesiva della dignità umana e della presunzione di innocenza". Così, Ilaria Salis resterà in carcere, poiché c'è "rischio di fuga", secondo gli imparziali giudici!

Roberto Salis, il papà di Ilaria, accusa Orban, certo, ma anche il governo Meloni: "I nostri ministri non hanno fatto una bella figura e il governo italiano dovrebbe fare un esame di coscienza". "Le catene non dipendono dal giudice ma dal sistema carcerario e quindi esecutivo e il governo italiano può e deve fare qualcosa perché mia figlia non sia trattata come un cane".

"Il governo ungherese ha deciso di perpetrare questo atteggiamento inaccettabile per uno Stato che appartiene all’Unione europea. L’ennesima prova di forza del governo Orban. Mi pare palese che ci sia una posizione del governo ungherese di infischiarsene e questo leva anche un po’ il velo sulle responsabilità del governo italiano, dato che il governo ungherese ha deciso di perpetrare questo atteggiamento inaccettabile per uno Stato che appartiene all'Unione europea".

E fuori dal tribunale neonazisti minacciano gli avvocati, l'interprete e gli amici: "Vi spacchiamo la testa". Erano presenti per assistere all'udienza, infatti, Zerocalcare, Maurizio Acerbo (RC) e sette parlamentari italiani: Laura Boldirni e Sandra Zampa (PD), Nicola Fratoianni e Ilaria Cucchi (SI), Ivan Scalfarotto (IV), Stefania Ascari e Riccardo e Ricciardi (M5S) Della destra nessuno, manco a dirlo!

Meloni e Salvini in silenzio, Tajani balbetta "Non è un bel modo" e sentenzia che politicizzare danneggia la Salis! Intanto, L'Ungheria di Orban - amico di Meloni e Salvini -, paese dell'UE, continua indisturbata a essere sprezzante delle norme, cui è obbligata ad adeguarsi.

Infatti, la direttiva n. 343 del 2016 dell'Unione europea, all'art. 5 impone agli Stati membri, di adottare le misure appropriate per garantire che gli indagati e imputati non siano presentati come colpevoli, in tribunale o in pubblico, attraverso il ricorso a misure di coercizione fisica.

Eppure, l'UE e la von der Leyen tacciono. Ilaria Cucchi commenta: "L’antifascista Ilaria rimarrà in catene. 13 mesi di detenzione disumana evidentemente non erano sufficienti. L’Ungheria al processo Salis continua a mostrare il suo volto peggiore, quello di uno Stato di Polizia. Questo il triste esito dell’udienza di oggi. Un’udienza partita male, che ha rischiato di saltare perché, fatalità, a causa di problemi tecnici non si potevano ascoltare le voci dei testimoni. Si sarebbe andati al 24 maggio, ci hanno detto. Poi si è fatta. E indovinate quando sarà il prossimo passo? Il 24 maggio. Solo questo la dice lunga sul significato politico delle parole di oggi. Nel frattempo, Ilaria continuerà a stare soggiogata, in carcere, dietro le sbarre che riservano il peggio ai “nemici” del regime".


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