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05 marzo 2024
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Si ritira Victoria Nuland, che disse "L'Unione europea si fotta!"
di Rico Guillermo

Il controverso sottosegretario di Stato americano agli affari politici Victoria Nuland lascerà il suo incarico nelle prossime settimane, ha annunciato il segretario di Stato Antony Blinken.

"Victoria Nuland mi ha fatto sapere che intende dimettersi nelle prossime settimane dalla carica di Sottosegretario di Stato per gli Affari Politici - un ruolo in cui ha personificato l'impegno del Presidente Biden a rimettere la diplomazia al centro della nostra politica estera e rivitalizzare l'America leadership globale in un momento cruciale per la nostra nazione e il mondo", ha affermato Blinken in una dichiarazione scritta, pubblicata dall'ufficio stampa del Dipartimento di Stato.

Ha precisato che, dopo il pensionamento della Nuland, le sue funzioni saranno temporaneamente ricoperte dal sottosegretario alla direzione John Bass.

Victoria Nuland è tristemente famosa per le sue interferenze nelle vicende politiche di altri stati sovrani.

Nel 2014 Nuland - a titolo "personale" - distribuiva biscotti agli "spontanei" manifestanti a Piazza dell'Indipendenza a Kiev.

A seguito della carneficina di Odessa, dove furono massacrati e arsi vivi i manifestanti che si opponevano al colpo di stato Euromaidan organizzato e finanziato dalle stelle e strisce pronunciò il famoso “Fuck the Eu”, letteralmente “l’Unione europea si fotta“ che metteva fine ad ogni speranza di accordo in Ucraina per evitare un massacro- l'11 maggio del 2014, esattamente 9 anni fa, le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk si autoproclamavano indipendenti.

E via imperversando per paesi che rovesciavano governi "spontaneamente".

Ma ultimamente le cose non le andavano tanto bene.

In Niger, a seguito del colpo di Stato, Nuland, che si trovava in Africa per visite ad altri Paesi, si recò a Niamey per cercare di mediare una soluzione diplomatica, riconoscendo così implicitamente la giunta militare che ha preso il potere come un interlocutore legittimo. Tuttavia ha avuto un assaggio della nuova politica che gli stati panafricani intendono riservare agli ex colonizzatori abituati a predare i territori altrui. Voleva incontrare il nuovo capo di stato, il generale Abdourahamane Tiani, ma l'hanno indirizzata al comandante dell'esercito Moussa Salau Barma e altri tre colonnelli; voleva incontrare il presidente messo agli arresti domiciliari, Mohamed Bazoum, ma ha solo potuto sentirlo per telefono.

Pochi giorni fa, l'Institute for the Study of War (ISW) diretto da sua cognata Kimberly Kagan, ha pubblicato un lungo thread su Twitter nel quale si afferma sostanzialmente che la vittoria della Russia sarebbe un disastro per gli USA (non per l'Ucraina, non per l'Europa. Per gli USA).
La goccia che ha fatto traboccare il vaso?


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