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Pisa: la solidarietà pelosa dei benpensanti
di Alessandro Ferretti *
La solidarietà agli studenti pestati a Pisa è una bella cosa, più ce n'è meglio è... però duole constatare che in moltissimi casi è la classica solidarietà del benpensante che si scioglie come neve al sole.
Ad esempio: "Era dal G8 del 2001 che non si vedevano cose simili..." ma quando mai? La polizia italiana non ha mai smesso di menare a profusione, sotto qualsiasi governo.
Per non parlare del pelosissimo "a Pisa nel corteo non c'erano i centri sociali": io sono stato per anni e anni in un centro sociale ed è proprio lì che ho incontrato le persone fondamentali della mia vita: generose, solidali, che rischiano il proprio per il bene di tutti. I benpensanti non sono neanche degni di allacciar loro le scarpe.
Però è così: sono tantissime le persone che non volendo (o non riuscendo a) capire la complessità dell'esistente hanno bisogno di semplificare il mondo categorizzando le persone in buone e cattive.
Queste persone si schierano su basi esclusivamente emotive e quindi sono sempre, inevitabilmente manipolabili: basta un nonnulla per ritrovarsele dalla parte dei carnefici.
Sono fondamentalmente persone ignoranti, nel senso che non hanno mai sperimentato la repressione del potere, non hanno mai conosciuto sfruttati o marginalizzati; però sono convinte non solo di aver capito tutto ma anche di aver titolo a giudicare, glorificare, condannare.
Spiace dirlo, ma non sarà la loro indignazione che salverà il pianeta.
* Coordinatore Commissione Pace dell'Osservatorio
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