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Un attore Libero per la Palestina 22 anni fa
di
Armando Reggio
"Non è dal 7 ottobre, ma da molto prima", ha detto Ghali a 'Domenica in', all'indomani del festival di Sanremo: la reazione della Venier e il comunicato dell'ad Sergio sono noti.
È vero, abbiamo sempre saputo della colonizzazione israeliana, dei soprusi, dei morti: del carcere a cielo aperto, che è Gaza, denunciando, manifestando.
Gira, in questi giorni, un video: risale al 2002, quando Libero Di Rienzo - attore talentuoso e impegnato morto a 44 anni nel 2021 - dedicò il premio ricevuto alla Croce Rossa, manifestando il proprio dolore per la sorte del popolo palestinese.
Era premiato, infatti, con il David di Donatello come miglior attore non protagonista nel film 'Santa Maradona'.
Era il 2002: dal palco, in diretta su RAI1, Libero lanciò il suo accorato appello:
"So che questa è una serata di festa e non voglio rovinarla a nessuno. Il problema è che io non mi sento molto di festeggiare in questo momento perché sul mio cuore, come credo su quello di ognuno di voi, pesa il troppo sangue che sta sfogando in Palestina".
Venne interrotto da un lungo applauso.
Poi proseguì:
"Sento di dover dedicare questo premio agli uomini e alle donne della Croce rossa internazionale e della Mezzaluna palestinese che in questi giorni stanno svolgendo un lavoro fondamentale, mettendo a repentaglio la propria vita. Lancio un appello, per quello che può valere la mia umile voce, affinché tutti abbassino la testa di fronte alla Croce rossa internazionale e permettano a questi uomini e a queste donne di svolgere il loro lavoro. È inaccettabile che le ambulanze vengano sequestrate, è inaccettabile che i poveri non abbiano cibo e che i malati non abbiano medicine".
Brividi!
Oggi la Venier, serva sciocca della dirigenza RAI filoisraeliana e censoria, è la "zia" solo di chi non le crea problemi.
Milly Carlucci - le vanno riconosciuti il coraggio e la sensibilità - si associò all'appello di Libero Di Rienzo, concordando con il messaggio politico delle parole dell'attore:
"Tutti noi ci uniamo al desiderio di pace che non può che sgorgare dai cuori di tutti noi. Grazie per averci dato l’occasione di fare una riflessione anche in una serata di festa. Il cinema serve anche a raccontare temi difficili e a svegliare le coscienze".
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