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23 gennaio 2024
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Bignami: il Sappe gli ricorda Costituzione e democrazia
di Elisa Fontana *

Piccolo fatterello che la dice lunga sul meraviglioso governo che ci comanda (governare è tutt'altra cosa, ne converrete).

Accade che lo splendido sottosegretario Bignami, quello che ha un tale senso dell'umorismo che crede simpatico travestirsi da nazista, abbia accompagnato qualche giorno fa Meloni e Von der Leyen nell'ennesima passerella nei luoghi dell'alluvione del maggio scorso in Emilia Romagna. C'erano anche molti cittadini che, sia a Bologna che a Forlì, hanno aspettato il corteo per contestare pacificamente l'ennesima passerella a favore di telecamere.

Può mai un fedelissimo come Bignami tollerare un simile affronto? Contestare Giorgino? E proprio mentre mostra il nulla che è stato fatto alla Baronessa? Ma si possono tollerare queste manifestazioni di disfattisti? E così l'Immarcescibile protesta platealmente con il dirigente responsabile dell'ordine pubblico presente durante la visita, lamentandosi vistosamente perché si permetteva a questi facinorosi di manifestare accanto al Comune senza fare nulla. E, ciliegina sulla torta, ha finito con l'accusare di incompetenza il responsabile dell'ordine pubblico presente in loco.

Lo sventurato ha ottenuto come risultato un comunicato dell'Associazione nazionale dei funzionari di polizia che si dicono molto “perplessi” per il comportamento di Bignami. Tale comportamento, scrivono, “solleva questioni importanti che riguardano il diritto alla libera espressione, la partecipazione civica e la responsabilità dell'ordine pubblico”. Robetta, insomma.

L'Associazione ricorda allo smemorato di Collegno che “la libertà di manifestare pacificamente è un diritto fondamentale nelle democrazie moderne e rappresenta un pilastro cruciale per la partecipazione civica. Le azioni e le opinioni del sottosegretario potrebbero apparire e/o essere interpretate come un tentativo di limitare questo diritto fondamentale, soprattutto considerando la natura pacifica della manifestazione e l’importanza pubblica degli alluvionati”. Che già basterebbe questo per destinare il buon Bignami ad altro non dannoso incarico.

Ma, continua il documento, “in base alla normativa vigente la sicurezza non deve essere intesa come una limitazione delle libertà, ma come un mezzo per proteggerle”. E la valutazione di questo bilanciamento, fra libertà e sicurezza spetta alle autorità preposte e nel caso in esame è stata del tutto corretta, permettendo l'espressione pacifica della protesta e la sicurezza di tutti, tanto che una delegazione degli alluvionati è stata ricevuta in Comune. Ecco perché il comportamento di Bignami ha lasciato i poliziotti “molto, ma molto perplessi”.

E anche questa volta, dopo essersi fatto dare una sonora lezione di democrazia dai poliziotti, il buon Bignami ha dovuto rinfoderare l'olio di ricino e il manganello e tornarsene mestamente a casa. Ma sicuramente anche lui sarà stato frainteso, non credete?

* Coordinatrice della Commissione Politica e Questione morale


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