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08 gennaio 2024
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Israele usa i suoi hacker contro i nemici di sempre
di Rico Guillermo

Mentre gli schermi del principale aeroporto libanese venivano hackerati con frasi contro Hezbollah, emergeva che Israele e Stati Uniti hanno interferito con i programmi nucleari iraniani mediante hackeraggio di sistemi informatici.

Oggi gli schermi dell'aeroporto Rafic Hariri in Libano mostravano contenuti anti-Hezbollah e messaggi di opposizione alla guerra nel sud del Libano. Secondo la National News Agency ufficiale del Libano, l'attacco informatico ha portato all'interruzione del sistema di ispezione dei bagagli dei passeggeri e le autoritā aeroportuali hanno applicato piani alternativi per garantire il normale funzionamento dell'aeroporto, ha aggiunto l'agenzia.

Gli utenti dei social media hanno diffuso immagini e video che mostrano gli schermi su cui č esposto il logo dei "Soldati del Signore", uno dei gruppi cristiani radicali in Libano di cui non č nota la capacitā di introdursi abusivamente su sistemi informatici certamente protetti come quelli di un aeroporto. I messaggi apparsi sugli schermi includevano "L'aeroporto Rafic Hariri non č Hezbollah o l'aeroporto dell'Iran", "Hezbollah, non combatteremo per conto di nessuno. L'aeroporto deve essere liberato dalla morsa dell'enclave (Hezbollah)".

Contemporaneamente č venuta alla luce una operazione segreta guidata dagli Stati Uniti e da Israele nel 2007 per sabotare il programma nucleare iraniano introducendo malware nei sistemi di controllo di un impianto di arricchimento.

Secondo un'indagine durata due anni del quotidiano olandese Volkskrant, infiltrandosi nell'impianto nucleare situato a Natanz, in Iran, l'ingegnere Erik van Sabben ha introdotto clandestinamente il malware informatico Stuxnet nel sistema dell'impianto. Questo virus sofisticato, con un costo di sviluppo dichiarato superiore a 1 miliardo di dollari, ha provocato il caos danneggiando gravemente la maggior parte delle centrifughe di arricchimento. Il danno risultante dall'operazione di sabotaggio ha inferto un duro colpo al programma nucleare iraniano.

Secondo il rapporto, l'operazione, avviata nel 2004 dagli Stati Uniti e da "Israele", č rimasta segreta al governo olandese. Secondo il rapporto, Erik van Sabben, impiegato come ingegnere in una compagnia di spedizioni con sede a Dubai, č stato reclutato nell'operazione nel 2005. Questa operazione mirava a ostacolare le ambizioni nucleari dell'Iran prendendo di mira l'impianto nucleare di Natanz. L'ingegnere olandese Erik van Sabben ha svolto un ruolo cruciale in questa impresa. Lavorando sotto copertura, si č infiltrato nella struttura e ha introdotto il worm informatico Stuxnet nei sistemi di controllo.

Nell'agosto scorso, l'organizzazione Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) ha criticato l'industria tecnologica israeliana come una minaccia non solo per i palestinesi ma anche "per il mondo".

La dichiarazione giunse a seguito di un'indagine condotta da un consorzio di giornalisti, che lavorano per 30 diverse testate giornalistiche, tra cui Le Monde, Der Spiegel ed El País, che denunciano una societā privata israeliana per spionaggio informatico con sede a "Modi'in", un nuovo insediamento illegale stabilito tra "Tel Aviv" e Al-Quds occupato, responsabile di estorsioni virtuali, campagne di ricatto e operazioni di disinformazione in tutto il mondo, prendendo di mira le elezioni presidenziali nei paesi, manipolando azioni legali, influenzando accordi sull'energia nucleare e intromettendosi nei prezzi delle criptovalute.

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