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13 agosto 2023
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Femminismo musulmano: è possibile?
di Anna Carla Amato

Negli ultimi anni è emerso più volte un interesse crescente attorno a un tema innegabilmente politico in Occidente come nel mondo musulmano: la politicizzazione del corpo delle donne musulmane nello spazio pubblico, vero e proprio campo di battaglia in tempi di crisi, e in particolare nel contesto attuale caratterizzato dalla preminenza di fattori etnici e religiosi.

È in questo contesto che vediamo emergere un nuovo profilo di donne femministe e musulmane che sfidano un discorso islamico esacerbato sulle donne e la normatività di un pensiero femminista occidentale dominante che le rende infantili. Basti pensare alla convinzione occidentale che le donne islamiche portino il velo necessariamente per costrizione e mai per scelta o addirittura come bandiera di una cultura che il colonialismo ha cercato di reprimere.

Suq ueste tematiche, è appena uscito in libreria il testo di Malika Hamidi. Il libro, che per ora è in francese, illustra il passaggio dall'"elaborazione teorica all'azione femminista" delle donne musulmane impegnate in questa rivoluzione silenziosa emersa nei primi anni 90.

Infatti, in questo contesto di affermazione del femminismo musulmano in Occidente, si riappropriano di strumenti concettuali nello studio di genere, come l'approccio intersezionale alla luce delle teorie postcoloniali, che consentono di porre la "questione politica" dei rapporti di dominio.

Come il movimento del "femminismo nero" degli anni '70 negli Stati Uniti, le femministe musulmane sono impegnate nella costruzione di un "contro-discorso" teorico e pratico che contribuisce alla rivoluzione dei femminismi musulmani, avviando nel contempo uno spostamento senza precedenti verso la diversità inclusiva.

In attesa dell'edizione italiana del libro una introduzione all'argomento si può ottenere leggendo "Il femminismo musulmano in Europa", della stessa autrice. Hamidi risponde alla domanda: è possibile che Islam e femminismo siano compatibili? L’autrice, partendo dall'esperienza delle musulmane europee francofone racconta che da più di vent’anni un femminismo islamico si è sviluppato e ha alimentato un profondo dibattito sia nei paesi musulmani che in quelli di immigrazione.

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Malika Hamidi ha conseguito un dottorato in sociologia presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales (EHESS). Dal 2004 si occupa di femminismo islamico e dell’emergere di un movimento femminista musulmano in Europa. Da oltre un decennio, tiene conferenze a livello internazionale e pubblica articoli su temi quali l’Islam europeo e cittadinanza, il femminismo islamico e identità musulmana femminile europea. Attiva in varie organizzazioni, dirige il think tank europeo Rete europea musulmana di Bruxelles.

"Il femminismo musulmano in Europa" di Malika Hamidi Editore Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, ed 2015

"La Révolution des féminismes musulmans" Élaboration théorique et agir féministe (2004–2014) de Malika HAMIDI Préface d'Amina Wadud ©2023



per approfondire...

Dossier immigrazione e razzismo

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