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L'infanzia e la pedofilia nella chiesa
di
Marinella Puleo
Qualche giorno fa è stata la giornata mondiale per i diritti dell'infanzia.
Con qualche giorno di ritardo vorrei portare all'attenzione l'ipocrisia di certe celebrazioni che a lungo andare screditano la sostanza.
Seppur molti ritengono non si possa ascrivere tutta la responsabilità alla Chiesa riguardo la perversione pedofila e pur vero che il vuoto legislativo a favore ecclesiastico è un dato di fatto. Una compiacenza che rende meno incerta la risposta alla domanda: "Sono i chierici che diventano pedofili o i pedofili che diventano chierici"?
Il primo rapporto della Chiesa italiana su pedofilia e abusi pubblicato dai vescovi italiani qualche anno fa, sobillato dalla diffusione di vari report europei sulla pedofilia negli ambienti clericali, era parziale e il numero delle vittime sottostimato.
Ad oggi gli ultimi report presentati dalla CEI presentano lacune simili al succitato e attuano l'omertà nel testi (la parola "pedofilia" non viene pronunciata).
La Chiesa italiana non prevede risarcimento ma percorsi terapeutici e, sentite un po'... accompagnamento spirituale! Oltre il danno la beffa: "la guida spirituale senza patente col fermo amministrativo"!
Aggiungo una citazione di Salvemini, quanto mai vera: "Il clericale punisce il peccato come se fosse un delitto e perdona il delitto come se fosse un peccato".
 
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