 |
Friuli, vittoria dei Comitati, l'acciaieria non si farà lì
di
Francesco Zorzenon *
La denuncia dei Comitati letta e depositata in Regione
(e alla fine archiviata)
I Comitati Contro l’Acciaieria, promotori della petizione che ha raccolto in meno di tre mesi (dal 25 aprile, alla presentazione in Regione, in data 25 luglio) 24.174 firme denunciano la mancata convocazione, dei Comitati stessi, con motivazioni pretestuose e inaccettabili, all’audizione congiunta della II e IV Commissione del 21 settembre;
denunciano la tardiva e sostanzialmente inutile convocazione del 17 novembre, in II Commissione per la discussione sulla petizione, in quanto ciò doveva essere fatto in tempo utile, anche se riconoscono che la Petizione stessa costituiva effettivamente il “convitato di pietra” nella convocazione del 21 settembre;
denunciano che a tutt’oggi non ci sono stati resi disponibili gli studi, finanziati con soldi pubblici e presentati il 21 settembre;
ribadiscono l’opposizione a dragaggi superiori a 7,5 metri, come previsto dal Piano di Gestione della Laguna;
ribadiscono la necessità di destinare l’area indicata come “Punta Sud” (localmente conosciuta come Fearul, dove Pasolini nel 1969 girò alcune parti del film Medea)) ad area verde, come già previsto nelle intenzioni originarie, peraltro tale area è già caratterizzata dalla presenza di una discarica di materiale inerte, probabilmente inquinante, di migliaia di metri cubi, che va bonificata;
chiedono che la Giunta Regionale e il Consiglio Regionale riconoscano i suddetti Comitati fra i protagonisti di tale progetto e che vengano stanziati parte dei soldi pubblici previsti per le infrastrutture, oramai non più necessarie (vista la risposta negativa della Regione all’insediamento dell’acciaieria Danieli-Metinvest) anche per la bonifica di suddetta discarica, oltreché della piantumazione e dell’area verde attrezzata da realizzarsi nella cosiddetta Punta Sud.
* Referente regionale per il Friuli dell'Osservatorio
 
Dossier
diritti
|
|