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Assassino di Giulia non è bravo ragazzo né suo fidanzatino
di
Renata Girardi *
Deve cambiare il formato informativo che incombe su ogni femminicidio.
È un cancro l'informazione che osa parlare di "fidanzatini" e di un "bravo ragazzo" quando il cadavere di Giulia rinvenuto tumefatto in fondo
ad un burrone esige Giustizia.
Giustizia di quella vera, rispetto quello vero, verità e non mistificazione; lo stanno perdonando prima ancora della cattura, prima ancora del processo, prima che si costituisca e chieda perdono.
Non esiste perdono. Il nastro dice che era premeditazione.
Quanti girano con il nastro alto 5 cm in auto?
Avvocati come condor aleggiano già parlando di "attenuanti"... attenuanti?
Che ha fatto Giulia? Colpevolmente ha cercato la fuga? Lo ha lasciato? Lo ha schiaffeggiato?
Stanno passando parole pericolose, un messaggio aberrante mentre ribadiscono che è un ragazzo per bene, "È" ... tempo presente del
Verbo essere... che andrebbe sostituito con
SI PENSAVA FOSSE... perché stiamo parlando di un vile assassino.
Orrore.
Le madri con figlie femmine provano paura.
Non si può vivere con la paura.
Non è vita.
La madre di Giulia se n'è andata un anno fa...
Penso al padre, quello che temeva, la disperazione, un iter processuale estenuante lo attende, il dolore ed il calvario, poi l'ergastolo cui è condannato perché Giulia non tornerà più.
Meloni che ha una figlia ci pensi.
Dite a Giambruno che Giulia non aveva bevuto.
"Giulia deve essere l' ultima donna uccisa, le donne devono essere libere di amare e lasciare
se vogliono .
Se vogliamo amore non possiamo dare morte"
Il cugino urla che Filippo è un vile e se tutto va bene si è già tolto la vita.
Mi auguro sia così.
Per il riconoscimento di Giulia sarà necessario
il test con il DNA dei famigliari.
Pensate lo scempio.
Io non posso.
* Coordinatrice Commissione solidarietà Sociale dell'Osservatorio
 
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