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Milano: oggi al piccolo teatro protesta ANPI per nomina La Russa
di
Armando Reggio
Non contano passione, attitudine, interesse, studio, conoscenza, esperienza.
Ancor meno il curriculum.
Bastano cognome, appartenenza, figliolanza.
L'estrema destra ha preteso di nominare al merito il ministero dell'istruzione, rendendo la scuola ancor più classista.
E coerentemente sceglie i dirigenti degli enti.
Il metodo è il familismo, la clientela, la 'gens', come al tempo del Basso Impero.
È la sua prerogativa deformante l'autorevolezza delle istituzioni, centrali e periferiche.
E mette le mani anche sui teatri stabili, simbolo e presidio di tradizione culturale, nella quale si identifica una comunità e ne è fiera, talvolta da secoli.
Giusto per citare un caso, che nel 2004 suscitò indignazione fra intellettuali e cittadini, ricorderemo Berlusconi, che scelse Maria Giovanna Elmi quale presidente del "Rossetti", il Teatro Stabile di Trieste.
Oggi è il turno non di un'amica, ma di un figlio.
Geronimo La Russa, figlio - come è noto - dell'avvocato Ignazio Benito, discende da una famiglia di lunga tradizione giuridica.
Si è così laureato in Giurisprudenza alla LUIC, Università privata Carlo Cattaneo di Castellanza di Varese, fondata dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.
Chissà perché non alla Statale!
Nell'azienda di famiglia riveste un ruolo di prim'ordine: è responsabile del dipartimento di diritto societario dello studio legale milanese del papà, seduto sullo scranno più alto del Senato.
Gli incarichi ricoperti e che esercita?
Sono elencati su Wikipedia.
Incompetente in materia teatrale, dunque, e da iscritto al partito paterno, si rivela incompatibile con lo spirito e la storia del Piccolo Teatro Grassi, tradizionale presidio e voce dell'antifascismo milanese.
Il teatro di Dario Fo e Franca Rame, dei loro esordi, della formazione, della scuola, della fondazione, dei tanti successi.
Dove, nel foyer il 30 maggio del 2013 fu allestita la camera ardente per Franca Rame.
E i tre mesi di commemorazione per il decennale della sua morte si sono conclusi proprio lì, al Piccolo Teatro.
Franca e Dario.
E i tanti grandi antifascisti come loro, al Piccolo Teatro.
E ora, l'estrema destra prende tutto: non conta cosa, non conta assegnandolo a chi.
Sorelle, nipoti, cognati, figli: i familiari, oltre che gli amici.
Come nel Basso Impero, appunto!
La denuncia-appello della sezione milanese dell'ANPI intitolata all'attrice Audrey Hepburn, partigiana sin da giovanissima:
"UNA NOMINA CHE È UNA OFFESA
A pochi giorni dalla nomina di Geronimo La Russa nel CdA del Piccolo Teatro di Milano, la sezione ANPI Audrey Hepburn vuole esprimere il proprio dissenso, che prescinde dalla logica teatrale ma affonda le radici in un sentimento civile e cittadino.
"Qui tra l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945 hanno subito torture e trovato la morte centinaia di combattenti della libertà prigionieri dei fascisti.
Il Piccolo Teatro ha fatto di questo edificio un centro ed un simbolo della rinascita culturale e della vita democratica di Milano."
Così recita la targa affissa da ANPI sui muri del teatro di via Rovello.
Per questo vogliamo organizzare un flash mob il 18 novembre ore 11 davanti alla sede del Piccolo Teatro Grassi, invitandovi tutte e tutti con un fiore e chiedendovi l'adesione come vostra sezione.
L'invito sarà rivolto anche a cittadine e cittadini, lavoratori e lavoratrici della cultura e a tutta la città.
Restiamo in attesa di un vostro riscontro al fine di poter divulgare un invito sottoscritto anche da voi.
Non restiamo muti.
Grazie,
La sezione Audrey ANPI".
 
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