Cisgiordania: esperto ONU basta insediamenti israeliani
di Mauro W. Giannini

Mercoledì il Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente ha espresso preoccupazione per l'escalation di violenza nella Cisgiordania occupata e per l’incessante espansione degli insediamenti israeliani nella zona, compresa Gerusalemme Est.

Tor Wennesland, parlando agli ambasciatori presso il Consiglio di Sicurezza dell'ONU a New York, ha espresso profonda preoccupazione per l’escalation di violenza nella Cisgiordania occupata e in Israele, a livelli che, ha detto, non si vedevano da decenni. Ha lamentato l’uso di armi sempre più letali, anche in aree densamente popolate.

Ci sono state vittime da entrambe le parti: Palestinesi, compresi bambini, sono stati uccisi o feriti durante manifestazioni, scontri, operazioni di sicurezza e attacchi, mentre anche israeliani, compresi membri delle forze di sicurezza, hanno subito vittime.

Wennesland ha chiesto misure immediate per allentare le tensioni. “Condanno tutti gli atti di violenza contro i civili, compresi gli atti di terrorismo. Tali atti non possono mai essere giustificati e devono essere condannati da tutti. I responsabili devono essere ritenuti responsabili e consegnati rapidamente alla giustizia”, ha affermato.

Ha inoltre lamentato che negli ultimi tre mesi israeliani hanno realizzato più di 10.000 unità abitative: “Gli insediamenti rafforzano ulteriormente l’occupazione, alimentano la violenza, impediscono l’accesso dei palestinesi alla loro terra e alle loro risorse ed erodono sistematicamente la vitalità di uno Stato palestinese come parte di una soluzione a due Stati”, ha affermato l’inviato senior.

“Chiedo al governo di Israele di cessare ogni attività di insediamento e di smantellare immediatamente gli avamposti, in linea con i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale”, ha aggiunto.

I briefing regolari derivano dalla risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza, adottata nel dicembre 2016, che chiedeva a Israele di smettere di costruire nuovi insediamenti sul territorio palestinese.

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