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Assad in Cina: segnale per Stati Uniti e UE
di
Tamara Gallera
Il presidente siriano Bashar al-Assad è atterrato giovedì nella Cina di Hangzhou, intraprendendo la sua prima visita ufficiale nella nazione asiatica in quasi vent'anni. Così Damasco continua a rompere l'isolamento imposto dall'Occidente, Stati Uniti e Unione Europea, che lo hanno fatto - fra l'altro - oggetto di pesanti sanzioni.
La visita, in risposta a un invito ufficiale del presidente Xi Jinping, ha un immenso significato diplomatico, poiché apre la strada a un vertice siro-cinese di fondamentale importanza perché sottolinea l'evoluzione delle dinamiche delle relazioni internazionali e il rinnovato impegno della Siria a rafforzare i legami con i principali partner globali, dopo l'ingresso nella Lega Araba.
Il leader siriano è accompagnato da una delegazione di alto livello composta da personalità politiche ed economiche, sottolineando la natura multiforme del viaggio. Durante il viaggio sono previsti numerosi accordi industriali tra i due paesi, per cui si terranno diversi incontri con alti funzionari cinesi a Hangzhou e a Pechino. Sabato è prevista anche la partecipazione di Al-Assad alla cerimonia di apertura dei Giochi asiatici di Hangzhou 2023.
Ad aprile, il presidente siriano aveva ricevuto a Damasco l’inviato speciale cinese Chai Jun. Nell'incontro aveva elogiato il ruolo centrale della Cina nelle questioni globali, come quello di fornire un equilibrio tra presenza politica ed economica. Aveva anche mostrato apprezzamento per lo sviluppo delle relazioni russo-cinesi, commentando che questi crescenti legami, insieme all’alleanza BRICS, consentiranno la creazione di un forte ordine internazionale multipolare.
In Siria gli Stati Uniti, oltre ad applicare sanzioni, sono presenti militarmente e l'esercito USA pompa e trafuga ogni giorno petrolio illegalmente. Inoltre Washington supporta milizie armate contrarie ad Al-Assad perché ha interesse non solo a disturbare un governo che non può controllare ma anche a creare le condizioni per potersi impadronire delle risorse minerarie senza doverle pagare.
Ora che il paese è entrato a far parte della lega araba, questo plateale dialogo con la Cina costituisce un avviso per le potenze occidentali.
 
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