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05 settembre 2023
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Ustica e l'incidente di Ramstein
di Giuseppe Franco Arguto

Il 28 agosto 1988 a Ramstein, sede di una delle basi NATO in Germania, avvenne la collisione aerea di velivoli italiani durante un'esibizione acrobatica. Insieme ai tre piloti dell'AM italiana (Ivo Nutarelli, Mario Naldini e Giorgio Alessio), morirono anche altre 67 persone e 346 furono quelle ferite tra gli spettatori.

La prima ipotesi, la più accreditata riguardo la causa dell'incidente, è stata "l'errore umano". Certo, per giungere a tale avventata ipotesi deve essere stato nominato un team di esperti molto sagaci e davvero intuitivi.

Quello che le inchieste successive non sono state in grado di appurare è se vi era qualche coincidenza tra questa tragedia e quella della strage di Ustica: infatti, due dei piloti militari deceduti (Nutarelli e Naldini) erano a bordo dell'areo intercettore militare che il 27 giugno 1980 "si era trovato a fianco" del DC-9 Itavia che si disintegrò su Ustica.

Nel 2013 la Corte di Cassazione ha deliberato che il Dc-9 Itavia fosse caduto non per una esplosione interna, come era stato sentenziato nel primo processo in cui tutti gli imputati militari furono assolti, ma a causa di un missile o della collisione con un velivolo militare, essendosi trovato dentro una vera e propria azione di guerra. Per effetto di questa sentenza lo "Stato italiano" è stato condannato a risarcire le famiglie delle vittime della strage di Ustica.

Altro elemento che suscita taluni sospetti, ma rimasti sospetti, è quello riferito al comandante dell'aeroporto militare di Grosseto (Pierangelo Tedoldi), base a cui appartenevano Nutarelli e Naldini, e da cui i due si alzarono in volo per intercettare un velivolo sulla rotta del DC-9 Itavia: il comandante morì in un incidente stradale qualche giorno dopo aver raccolto le testimonianze dei due piloti sull'incidente del Dc-9 Itavia.

La Storia di questa Italia è ricca di tragiche coincidenze, e non è un caso che Amato abbia dichiarato che fu un missile francese a colpire il Dc-9: prima di tirare le cuoia deve purificarsi la coscienza. E non basta, no!


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