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12 agosto 2023
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Villaggi palestinesi cancellati dai coloni israeliani illegali
di Tamara Gallera

Interi villaggi palestinesi vengono cancellati dall'espansione degli insediamenti israeliani. A denunciarlo non è l'Autorità palestinese o un gruppo di resistenti locali ma il Consiglio Norvegese per i rifugiati, che chiede l'intervento della comunità internazionale.

L'NRC in un nuovo rapporto, ha affermato che i coloni israeliani illegali continuano ad annettere sistematicamente terre palestinesi ed espellere centinaia di palestinesi dalle loro case, causando la scomparsa di alcune comunità palestinesi dalla mappa.
Secondo l'NRC, nei 20 mesi scorsi, circa 500 proprietari terrieri palestinesi di sette città sono stati sradicati con la forza e estromessi dalle loro case.

La direttrice nazionale dell'NRC per la Palestina, Ana Povrzenic, ha esclamato che "ci sono intere comunità palestinesi che vengono cancellate dalla mappa, una vergognosa eredità di violenza incessante, intimidazioni e molestie perpetrate dai coloni israeliani e, in alcuni casi, incoraggiate dalle autorità israeliane".
Povrzenic haaggiunto che “la rapida creazione di avamposti di insediamento e l'acquisizione della terra palestinese sta soffocando le comunità palestinesi, distruggendo i loro mezzi di sussistenza e mettendo a rischio le vite dei palestinesi. I palestinesi non hanno altra scelta che fuggire, lasciandosi alle spalle case, scuole e lavoro”.

Secondo l'NRC, circa 60 comunità palestinesi nella Cisgiordania occupata sono a maggior rischio di sfollamento forzato a causa della violenza israeliana che è stata fondata su pratiche di espansione degli insediamenti insieme alle loro politiche e pratiche abbastanza discriminatorie. "Non ritenendo Israele responsabile, sempre più comunità palestinesi saranno trasferite con la forza", afferma l'organizzazione per i diritti, che chiede l'intervento della comunità internazionale.

Più di 279 insediamenti sono stati costruiti da quando Israele ha occupato la Cisgiordania e l'est di al-Quds nel 1967. L'Alta Corte israeliana, il 3 agosto, ha annullato una petizione che chiedeva la rimozione dell'avamposto israeliano illegale di "Homesh" nella Cisgiordania occupata, hanno riferito i media israeliani.

Tel Aviv ha annunciato a giugno la sua decisione di accelerare il processo di approvazione della costruzione di insediamenti nella Cisgiordania occupata, oltre a conferire al ministro delle finanze Bezalel Smotrich ancora più autorità per approvare nuovi progetti di costruzione di insediamenti.


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