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28 luglio 2023
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Il Donbass (e non solo) ricorda le sue vittime
di Marinella Mondaini

Ieri nel Donbass, in Russia è stata onorata la Giornata della Memoria dei Bambini, vittime della guerra di aggressione di Kiev al Donbass. La data commemorativa del 27 luglio è stata istituita dalle autorità della Repubblica Popolare di Doneck nel 2022, una data nera per tutti gli abitanti del Donbass.

Questo giorno è stato scelto non a caso, infatti il 27 luglio del 2014 la giovanissima Kristina Žuk e sua figlia di 10 mesi erano uscite a passeggiare nel parco, quando d'improvviso è stato aperto il fuoco: le forze armate ucraine hanno sparato per le strade di Gorlovka con i missili “Grad” contro i civili che camminavano per strada. Senza obiettivi militari, né motivo alcuno. Venne chiamata “la domenica di sangue del Donbass” perché solo in quel giorno morirono quattro bambini.

Iniziative per ricordare sono state tenute un pò dappertutto in Russia, compreso una serie di iniziative davanti alla sede di 12 ambasciate di paesi stranieri, nemici della Russia: USA, Inghilterra, Polonia, Francia, Italia, Germania, Spagna, Lettonia, Lituania, Estonia, Grecia e Repubblica Ceca.

Davanti a queste ambasciate i russi hanno ricordato la morte dei bambini del Donbass, guerra che non è iniziata il 24 febbraio del 2022 ma nel 2014 e la Russia è stata costretta a subentrare nel conflitto per porre fine a questa disumana guerra fratricida.

Lo ricordino in Italia tutti coloro che stanno dalla parte dell’Ucraina, professori di russo, intellettuali e altri traditori della Russia che vivono in Italia, che danno la colpa alla Russia invece di sostenerla. In tal modo sputano sulla morte anche di questi bambini uccisi dalla follia americana in simbiosi con quella delle marionette, messe al potere a Kiev. Tutti costoro non vogliono la fine della guerra nel Donbass se sono dalla parte di Kiev.

Il discorso di Denis Pušilin, capo della repubblica di Doneck: “Il Viale degli Angeli, è il posto a Doneck, dove noi ricordiamo i nostri bambini morti, Sulla pietra sono incisi i nomi di bambini bambine ragazzini uccisi dal regime di Kiev. Questo elenco triste di bambini purtroppo continua a riempirsi anche oggi.

A causa dei proiettili, sparati dall’esercito ucraino sin dal 2014 sul nostro territorio, sono morti 228 bambini, ci ricordiamo ogni piccolo Angelo, il piccolo Nikita, 8 anni, morto nel taxi il giorno del suo compleanno, Maša, che frequentava la prima classe elementare e che è morta in un bombardamento di un quartiere di Doneck, Nika di 10 anni, morta nel cortile della sua casa mentre giocava, Milana morta nel bombardamento di Gorlovka nel 2015 aveva solo 15 giorni di vita. In questa giornata in cui ricordiamo i bambini uccisi del Donbass, noi ancora una volta vogliamo ricordare al mondo i crimini mostruosi, compiuti dal regime criminale di Kiev.

Grazie alla Russia che anche oggi è con noi, sappiamo che in molte regioni russe si tengono iniziative di commemorazione, compreso Mosca, la capitale della nostra Patria, dove davanti alle ambasciate di tutti i paesi che aiutano il regime criminale ucraino a compiere i suoi crimini, mandando armi e aiuti militari a Kiev. Vogliamo che i diplomatici stranieri di questi paesi vedano quali crimini compiono i governi dei loro rispettivi paesi, ogni volta che mandano i loro aiuti al governo ucraino. Noi non contiamo sul fatto che a qualcuno di loro si risvegli la coscienza, ma la comunità internazionale deve sapere chi è il vero colpevole della morte dei bambini del Donbass.

Il nostro compito è fare in modo che non uno di questi criminali di guerra possa evitare la galera”.


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Dossier guerra e pace

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