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27 maggio 2023
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A 30 anni da via dei Georgofili ricordiamo Giovanna
di Rita Guma *

"Gentilissimi, Da più parti arriva la richiesta per la costituzione di una Commissione Parlamentare inerente la presunta "trattativa" ai tempi delle stragi del 1993.
Esprimiamo quindi per quanto sopra il nostro pensiero: noi non siamo d'accordo.
Nessuna Commissione Parlamentare ha mai fatto luce sui mandanti delle stragi, ogni Commissione ha chiuso i lavori con un nulla di fatto e ognuno è rimasto della propria idea. Le vittime non hanno avuto giustizia e il Paese nessuna verità.
Per le stragi del 1993 occorre più che mai supportare la Magistratura nel suo lavoro di indagine ancora in atto , ma sempre a rischio di chiusura. La politica a vario titolo è coinvolta nelle stragi del 1993, nessuno avrebbe interesse affinché emerga la verità.
Chiediamo quindi supporto alla Magistratura."

Così ci scriveva nel 2005 Giovanna Maggiani Chelli, allora vicepresidente e poi presidente dell'Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage di Via dei Georgofili-Firenze-27 maggio 1993, amica dell'Osservatorio.

La strage di via dei Georgofili fu un attentato terroristico compiuto da Cosa nostra nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993 - alle ore 1:04 - tramite l'esplosione di un'autobomba in via dei Georgofili a Firenze.
Ne conseguì il crollo della Torre dei Pulci, sede dell'Accademia dei Georgofili, nella quale rimasero uccisi Fabrizio Nencioni, ispettore dei vigili urbani, e la moglie Angela Fiume, custode dell'Accademia, insieme alle loro figlie Nadia (nove anni) e Caterina (meno di due mesi di vita), che abitavano al terzo piano della Torre. Nelle abitazioni circostanti si propagò un incendio, che uccise anche un giovane di 22 anni, lo studente universitario Dario Capolicchio.
L'attentato danneggiò gravemente anche alcuni ambienti della Galleria degli Uffizi e del Corridoio vasariano, che si trovavano nei pressi di via dei Georgofili: il 25% delle opere d'arte presenti fu danneggiato. 40 persone rimasero ferite.

Il 20 maggio del 2016, da alcuni stralci delle motivazioni depositate dalla seconda Corte d’Assise di Appello di Firenze nel processo contro Tagliavia, si evince che “Lo Stato – avviò una trattativa con Cosa nostra”, che “indubbiamente ci fu e venne quantomeno inizialmente impostata su un do ut des” per interrompere la strategia stragista di Cosa nostra. E “l'iniziativa - precisano - fu assunta da rappresentanti dello Stato e non dagli uomini di mafia”.

Quest'anno si celebra il trentennale della strage. Insieme alle vittime vogliamo ricordare Giovanna Maggiani Chelli - scomparsa nel 2019 - e il suo impegno.
Giovanna, la cui giovane figlia rimase drammaticamente coinvolta nella strage, è stata portavoce dell’Associazione fin dalla sua costituzione, nel 2000, fino al 2010 quando ha assunto l’incarico di Presidente. Il 2010 è l’anno del Processo a Francesco Tagliavia e Giovanna aveva già seguito, udienza per udienza, tutti i processi di Firenze dal 1996 al 2002 e l’Assemblea dei soci dell’Associazione le chiede di assumerne la Presidenza.

Donna intelligente e indomita, ha stimolato per anni la massima attenzione sulle stragi e sulla mafia, pur non negando il suo sostegno ad altre valide battaglie, come quando ha sottoscritto quelle del nostro Osservatorio. Era stimata nelle istituzioni e nella magistratura e venne nominata cavaliere della Repubblica. Nell'associazione dicono che "la sua attività è stata incessante e il suo impegno sarà per noi e per tutti i ricercatori di giustizia e verità, indimenticabile."

Essendone stati testimoni, concordiamo con questo giudizio, ricordando che ci sono due tipi di persone nell'associazionismo: quelli che se ne servono per visibilità personale o per carriera politica, inquinando la ricerca di verità e giustizia e coloro che servono le cause senza secondi fini, come Giovanna, cui diciamo grazie.

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Dal 25 maggio al 18 giugno 2023, presso il Rifugio Digitale, sarà possibile visitare la mostra dei fotografi Paolo Cagnacci e Matteo Cesari "UNAEZEROQUATTRO. Un’indagine visiva sulla strage di via dei Georgofili, a trent’anni dall’attentato" a cura di Irene Alison.

* Presidente Osservatorio


per approfondire...

Dossier mafia e antimafia

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