Ucraina: le riforme distruttive volute dagli "alleati" per arricchirsi
di Renata Girardi

Andando a fondo su quali siano i retroscena commerciali fra l'Ucraina e i partner occidentali che la stanno armando dicendosi al suo fianco, si scoprono i reali scopi riguardanti un paese che i suoi governanti, lungi dall'essere sovranisti e tutelarlo, hanno svenduto.

Abbiamo già parlato di come il paese a livello di terreni agricoli sia divenuto preda dell'occidente "amico", ma vi sono state anche riforme commerciali in senso liberista, che hanno carattere irreversibile, e che tutelano tutti tranne il paese oggi in guerra.

E che i governanti siano ben consapevoli e complici di questo sfruttamento emerge dal fatto che le voci di chi critica queste riforme siano censurate e i media silenziati. D'altra parte l'Ucraina è uno dei paesi più corrotti del mondo e le censure, già preesistenti, hanno trovato con la guerra una giustificazione di protezione dello stato.

Una prima situazione riguarda il Canada, che nel 2016 ha stipulato con l'Ucraina un accordo commerciale, il CUFTA. Esso sembrava un passo riformatore liberale a favore dell' Ucraina, ma i dati sui numeri importanti export del 2021 mostrano che chi ne ha tratto vantaggio è stato il Canada.

L'Ucraina esporta materie prime a basso contenuto tecnologico o manifatturiero, il Canada esporta manufatti di alto valore. Lavoratori con basse competenze contro lavoratori ad alte competenze. Così l'Ucraina mantiene basso il livello di specializzazione, i salari e non genera progresso interno.
Ma questo avviene verso tutti i paesi EU che crescono attraverso il lavoro ucraino: i migranti economici ucraini vanno in paesi come la Polonia, e lì accrescono la ricchezza della Polonia.

Anche l' ALS, l'accordo di libero scambio con l'abbattimento delle barriere doganali, sembra inizialmente favorire l'Ucraina, ma, sul lungo periodo, dopo 7 anni cadranno tutti i dazi, quindi entrando generi come la carne bovina in arrivo dal Canada, sarà il Canada ad averne maggior vantaggio.

Dal 2014 la liberalizzazione ha posto l'industria di allevamento e trasformazione su un piano di concorrenza non sostenibile ed il paese ha iniziato a soffrirne.
Il Canada è forte esportatore di carne suina. Che l' Ucraina importa.
Il CUFTA inoltre mantiene in piedi alcune importanti tariffe che proteggono i produttori canadesi.

Ecco svelato quanto il concetto di "libero scambio" rappresenti una lettura paternalistica a favore di un'economia debole, mentre in realtà il partner Nato si avvantaggia indebolendola ulteriormente. Pensate che la carne di uccelli importata in Canada subisce un dazio del 238%!

Da un'indagine della Camera di Commercio ucraino-canadese si scopre che i vantaggi per l'Ucraina sarebbero nelle esportazioni di software, scarpe, abbigliamento e dolci. Non a caso il presidente Poroshenko era un industriale dei dolciumi. L'Ucraina è destinata ad una strada di deindustrializzazione, con prodotti di basso contenuto e manodopera povera. Nelle turbine a gas, ad esempio, l'Ucraina ha esportato nel 2011 per 20 mil di dollari e nel 2021 solo per 4.
Il CUFTA offre possibilità espansive alle aziende straniere in Ucraina, ma non il contrario.

Successivamente al golpe di Euromaidan, e altri accordi di liberalizzazione del mercato promossi dai paesi Occidentali, l'Ucraina è divenuta terra di conquista, commerciale, economica, terriera, in cui anche gli ultimi vincoli statali sono stati rimossi. Ufficialmente per favorire l'Ucraina.

Un esempio eclatante è l'intervento di EU e USA contro una legge del governo ucraino, la legge 3739, che hanno accusato essere una legge protezionistica industriale inaccettabile.
Gli accordi OMC del 2016 aprivano la strada agli acquisti statali da parte di stati esteri, e questi sono stati invocati per fermare una legge che voleva frenare gli effetti di accordi sciagurati: poteva l'Ucraina forse acquistare siti produttivi in Germania o in Illinois?
EU e USA danno prelazione sugli acquisti di segmenti produttivi ai residenti, ma la pressione è stata tale che l'Ucraina non ha potuto alzare queste difese.

Il deficit commerciale a tutto favore dell'Occidente ha minato l'economia ucraina: l'ultimo avanzo commerciale risale al 2012. La caduta economica progressiva si accompagna alle liberalizzazioni folli dei leader pro liberalismo e filo-occidentali.
L'Ucraina prima della guerra era già in default tecnico.

Le opposizioni ed i media che si sono opposti a queste politiche scellerate sono stati silenziati, in modi affatto democratici.
Gli oligarchi ucraini si sono enormemente arricchiti, l'Occidente ne ha goduto, la popolazione ha visto erodere servizi e stipendi in progressione.

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