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02 maggio 2023
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2 maggio: i morti di Odessa gridano vendetta ma vengono silenziati
di Daniele Furlan

2 MAGGIO 2014 IL POGROM DI ODESSA

Un massacro premeditato a danno dei russi di Odessa, fin da subito ignorato, occultato, negato dai manipolatori occidentali, compresi gli italiani, che già allora vigliaccamente parlarono di semplice "incidente legato a disordini" ...una vergognosa distorsione della realtà dei fatti.

Quel giorno ad Odessa manifestanti russofoni pro Janukovyc disarmati, che manifestavano in maniera pacifica contro il colpo di stato che lo aveva spodestato qualche mese prima, furono violentemente e brutalmente attaccati dai Pravyj Sektor, frange paramilitari naziste armate, ormai facenti parte della milizia governativa, gli stessi che si erano resi protagonisti delle giornate del Maidan.

Per sfuggire a tale violenza molti si rifugiarono nella vicina sede del sindacato.

I Pravyj Sektor circondarono la sede e appiccarono il fuoco. 42 persone, 34 uomini, 7 donne, un ragazzo di appena 17 anni (Vadim Papura), morirono arsi vivi.

Chi riuscì a fuggire fu linciato senza pietà.

Si stimarono 150 morti e 170 feriti, tutti di etnia russa, molti mutilati da armi da taglio o uccisi da armi da fuoco.

Questo il frutto dell'odio russofobico che imperversa in Ucraina, sostenuto a comodo dall'occidente.

Per quelle povere vittime nessuna indagine, nessuna condanna per i responsabili, pur sapendo chi fossero, ignorata qualsiasi prova, non solo video e testimonianze ma fonti ufficiali come il report dell'ALto Commissario per i diritti umani dell'ONU.

Nessuno in occidente si è mai preoccupato di fare giustizia, come non si è mai intervenuti per i massacri in Donbass né per l'oppressione della popolazione civile ad opera di Kiev.

L'Ucraina è un paese completamente in mano alla corruzione, dove non vi è alcuna espressione di libertà democratica, con un governo frutto di un colpo di stato targato Usa, presidenti eletti con elezioni fasulle, che hanno emanato leggi razziali, usano liste di proscrizione per i dissidenti, molte le sparizioni, i rapimenti, le uccisioni...

Ora, in questa manipolatoria campagna antirussa, tutto si sta amplificando, si descrive l'Ucraina come un paese libero e democratico ed i carnefici fascio-nazisti come eroi della resistenza che lottano per salvaguardare la loro libertà.

Il fascismo e il nazismo "è buono", la svastica un simbolo positivo, il nastro di San Giorgio ovviamente malefico.

I massacri del Donbass, la strage di Odessa si negano in quanto scomodi alla narrazione. Si cambiano i fatti, certi e provati, si riscrive la storia. E chiunque la riporti viene silenziato e messo alla gogna.

Un inaccettabile, vergognoso affronti ai morti, ai parenti che ancora chiedono giustizia, alle tante vittime di persecuzione e alla stessa Storia.


per approfondire...

Dossier guerra e pace

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