USA: 120 leader ebrei contro ministro di Israele violento
di Rico Guillermo

Centoventi leader ebrei americani venerdì hanno firmato una dichiarazione contro la visita del ministro delle finanze Bezalel Smotrich negli Stati Uniti, prevista per la fine di questo mese, affermando che il capo del partito di estrema destra del sionismo religioso con una storia di osservazioni incendiarie “non dovrebbe ricevere una piattaforma nella nostra comunità”, in particolare dopo che ha chiesto di “spazzare via” un'intera città palestinese all'inizio di questa settimana.

L'elenco dei firmatari della dichiarazione ha dimostrato che il desiderio di dissociarsi da Smotrich si estendeva a elementi più otodossi della comunità ebraica e ben oltre i gruppi più progressisti che avevano già chiesto che al ministro fosse negato il visto per entrare nel Paese.

Smotrich dovrebbe parlare alla conferenza annuale di Israel Bonds che si terrà a Washington dal 12 al 14 marzo.
Il presidente del Sionismo religioso era già una figura controversa sia in patria che all'estero per la sua lunga storia di osservazioni contro la comunità LGBTQ, arabi, palestinesi ed ebrei non ortodossi.

Mentre il boicottaggio di un ministro israeliano in carica potrebbe non essere stato un passo tipico da compiere per i principali gruppi ebraici negli Stati Uniti, sembra essersi normalizzato dopo che mercoledì Smotrich ha affermato che "il villaggio di Huwara deve essere spazzato via" e che "lo Stato di Israele dovrebbe farlo”.

Quei commenti sono arrivati ​​in mezzo a uno sfogo di shock e orrore in Israele e all'estero dopo che un palestinese è stato ucciso, centinaia sono rimasti feriti e dozzine di edifici e dozzine di veicoli sono stati bruciati da centinaia di coloni che hanno saccheggiato la città palestinese di Huwara poche ore dopo che due fratelli israeliani sono stati uccisi lì in un attacco terroristico domenica.

Dopo varie condanne alle parole del ministro israeliano, anche internazionali (fra cui quella della diplomazia USA) il ministro di estrema destra ha poi ritirato il suo incitamento dicendo che era stata una esclamazione sull'onda dell'emotività, ma non è chiaro di quale emotività parlasse, dal momento che egli spalleggiava gli aggressori e non le vittime del pogrom.

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