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23 febbraio 2023
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Guerra: per chi non l'ha mai vissuta
di Giuseppe Franco Arguto

Tra voi che mi leggete, c'è qualcuno che ha mai presenziato o partecipato a fatti di guerra?

Potrei raccontarvi, ma non è questo ora il mio proposito. Posso accennarvi, per esempio, qualcosa che accade quando si è sotto un attacco armato indistinto: l'ho visto accadere nei luoghi dove sono stato operativo, e la prima cosa per cui sei addestrato è operare nel «buio» completo; quando le tecnologie rilevano presenza di forze ostili, vengono eliminate tutte le fonti luminose (dove ancora sono esistenti) e le ragioni penso le abbiate già comprese.

Tuttavia, le forze militari contrapposte hanno disponibili gruppi elettrogeni e generatori di corrente molto potenti; ma i civili non ne dispongono. Se i luoghi residenziali sono stati già bombardati dalle artiglierie o dalle forze militari aeree, il «buio» è una condizione totale, ed accentua il livello di disperazione.

Anche il soldato più addestrato, pur in possesso di dispositivi di visione notturna, non combatte in condizioni normali e la normalità dove c'è una guerra è costituita dal «buio». Per tale presupposto le operazioni militari di attacco sono condotte pressoché tutte di notte; mentre se accadono di giorno si impiegano le prime ore del giorno, quando ancora le «tenebre» tardano a lasciare spazio alle luci dell'alba.

Nelle notti di guerra, attraversate dai proiettili traccianti delle artiglierie o delle armi da fuoco leggere, oppure dai 'bengala' (*), che con i loro bagliori nel cielo illuminano a giorno aree circoscritte dei luoghi in cui si combatte, ciò che si avverte nell'aria è la pesantezza opprimente del «buio», lo stesso che si può immaginare immersi in un baratro senza vie d'uscita.

Questa premessa per introdurvi a qualcosa che la maggioranza delle persone non hanno avuto - o non hanno - modo di vivere, differentemente da coloro che invece hanno vissuto l'ultima grande guerra, o sono state coinvolte nei conflitti armati sorti dopo il '45. Ve ne sono stati molti, troppi.

Quelli più vicini a noi, nella ex Jugoslavia e in Kossovo, non hanno determinato alcuna consapevolezza in buona parte dei cittadini e cittadine europei; anche per noi italiani, a parte chi vi ha militato operativamente, le guerre a ridosso dei Balcani sono stati come fuochi di artificio per chi li ha osservati attraverso le tv; i cadaveri oltraggiati e vilipesi, le case distrutte, i feriti, i lamenti, i massacri e le fosse comuni erano e sono per i più come appendici di storie raccontate in film.

Non erano film e non sono film. Chi vi è stato ha vissuto il «buio». Un «buio» che ti rimane dentro; che non riesci a far svanire, perché nella tua più profonda e intima psiche rimane l'oscurità delle oscenità e crudeltà che hai testimoniato.
Non v'è scampo, per le persone coinvolte e superstiti, ma anche per tutti coloro che hanno assistito da non molto lontano allo scempio del genere umano. Quel «buio» è una coltre spessa fatta di violenza, urla strazianti, sangue, lacrime e disperazione.
Porto dentro tutto; non posso dimenticare, e il mio volto non conosce più il sorriso da oltre trenta anni; pur tuttavia, in fondo alla mia coscienza combatto ogni giorno perché il «buio» non prevalga sul sole dell'avvenire.

Questo volevo dirvi: non lasciamo che altri decidano le sorti dell'avvenire dell'Umanità; non lasciamo che venga a mancare la luce sulle vite, non abbandoniamoci alle tenebre delle guerre. Ovunque e comunque, rifiutiamo le logiche di guerra, perché i decisori politici non conoscono cosa sia in verità, ma la perseguono perché il potere si perpetua solo con la violenza.

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(*) s. m. [dal nome della regione indiana del Bengala, dove si usavano un tempo fuochi colorati, come segnali nella caccia alla tigre], invar. (plur. raro, -i). – Fuoco d’artificio costituito da un cannello di carta resistente, caricato con sostanze che dànno, bruciando, una viva luce colorata. Il termine è comunemente usato anche per indicare i razzi da segnalazione e i razzi o proiettili illuminanti.


per approfondire...

Dossier guerra e pace

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