 |
Meloni, Zelensky e Berlusconi: attacchi e silenzi strategici
di
Giuseppe Salamone
In una settimana nella quale sono andate in scena diverse cose e serviva metterci la faccia soprattutto perché opposte alle "promesse" da campagna elettorale, diametralmente opposte; la sorella di Washington ha fatto perdere le sue tracce. Non metto in dubbio il fatto che stesse poco bene e avesse bisogno di riposo dalle telecamere; come non metto in dubbio il fatto che Zelensky l'abbia miracolosamente guarita in tempi record. Mi stranizza il fatto che la stampa libera non abbia gridato al miracolo!
La nostra presidente del Consiglio scappa a Kiev alla corte del comico, lo fa mentre il governo dovrebbe incontrare i rappresentanti di aziende e sindacati legati al superbonus. Lo fa per andare a portare di persona il sesto decreto per l'invio di armi dove è previsto il sistema missilistico Samp-T del costo di circa 1 miliardo di euro, ed evidentemente lo fa per prendere ordini di persona. Lo fa perché per lei chiunque sia legato alle stelle e strisce è più importante del popolo italiano.
Lo fa passando prima dalla Presidenza Polacca: Russofobi, guerrafondai e stelle e strisce in miniatura dell' Unione Europea. Lo fa dopo che la nostra stampa in un giorno è riuscita a passare a reti unificate la propaganda della marionetta degli USA: Tg1, La Repubblica, Corriere della Sera, il Sole 24 ore hanno oliato la propaganda di guerra con interviste in esclusiva. E non solo è venuto ad imporci la linea guerrafondaia che bisogna seguire, ha anche insultato Berlusconi per le sue parole.
Ora lungi da me fare l'avvocato difensore del caimano, lui ne ha abbastanza e anche molto competenti visto che riesce a scampare ad ogni processo in un modo o nell'altro. Ma che un cretino che lavori per la terza guerra mondiale, venga da noi, e ci dia giù pesante contro un personaggio politico italiano solo perché ha detto delle cose non condivise dalla propaganda imposta dalle stelle e strisce, è vergognoso e meriterebbe una "condanna" unitaria da tutta la stampa e da tutta la politica.
Se avessimo ancora un briciolo di dignità, Zelensky andrebbe mandato af**nculo quando pronuncia parole da bulletto verso Berlusconi tirando in ballo la "vodka per portarlo dalla sua parte". Ma ormai lo sappiamo, questo qua è convinto di essere al circo; pertanto, fare il clown gli riesce molto bene.
In ogni caso, se da una parte risultano vomitevoli le parole di Zelensky, dall'altra sono ciò che si merita un omuncolo come Berlusconi. Vedere il caimano essere ridicolizzato da Zelensky, sconfessato da Meloni che va a Kiev e un mutismo selettivo da tutta la politica e la stampa italiana, è la giusta "punizione" per un quaquaraquà del suo calibro che tanti danni ha fatto all'Italia.
A proposito della resurrezione della Meloni: non una parola sulla sua sottosegretaria Montaruli condannata dalla Cassazione a un anno e sei mesi di galera per peculato (questo perché hanno a cuore la giustizia), e nessuna parola per quei maledetti fascisti che hanno picchiato gli studenti a Firenze.
Per lei conta esclusivamente Washington, Zelensky, la guerra, le armi, la cieca obbedienza e la propaganda. Ma è sempre lei? Quella che aveva a cuore gli italiani e proponeva "1000€ a chiunque ne faccia richiesta con un click"? È sempre lei? No perché mi sembra che qui a cliccare per richiedere i soldi italiani sia solo uno: un tale Volodimir Zelensky!
 
Dossier
diritti
|
|