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Sindaci PD annullano concerto del pianista russo su richiesta di Kiev
di
Giuseppe Salamone
Ormai il PD è diventata questa roba qua, un partito, se così si può definire, il quale non ha più un solo motivo per esistere. Ambiguo quando si tratta di prendere delle posizioni a favore della povera gente, deciso invece quando deve obbedire ad ordini calati dall'alto o quando gli si dice di indossare l'elmetto e portare avanti una campagna russofobica.
Giorgio Gori, sindaco di Bergamo ed esponente di spicco del PD, ed Emilio Del Bono, sindaco di Brescia anche lui esponente di spicco del PD, hanno deciso di annullare il concerto del pianista Russo Denis Matsuev che si sarebbe dovuto svolgere al Festival Pianistico internazionale appunto, nelle città capitali della Cultura Brescia e Bergamo.
Ma la cosa più assurda è quella di averlo fatto dopo aver ricevuto l'esplicita richiesta da parte dell'ambasciata Ucraina. In un primo momento, al pianista russo non era stata negata l'esibizione. Questo a dimostrazione che ormai, anche in Italia, chi governa o amministra le città non ha più la libertà di poter scegliere autonomamente senza incorrere in problemi o essere travolto da campagne mediatiche vomitevoli architettate da chi si definisce difensore della democrazia.
Altrimenti non si spiega come tutto d'un tratto si faccia marcia indietro su questioni programmate in un primo momento per poi sopprimerle dopo pressioni e lettere. I due sindaci possono scrivere e dire ciò che vogliono, ma la realtà inconfutabile è questa.
In tutto ciò, il PD, che si spaccia come un partito che combatte contro ogni discriminazione, per i diritti civili, per l'integrazione e per la cultura, non si fa scrupoli nel sostenere una campagna che risulterà essere una delle più pesanti, invadenti e vergognose della storia dell'umanità: quella russofobica!
Se è vero che Brescia e Bergamo sono capitali della cultura, è altrettanto vero che i sindaci di queste città, e tutti quelli che sostengono queste discriminazioni, a partire dal PD e finire con FDI, sono campioni della vergogna. Una vergogna che sta travolgendo il popolo italiano il quale si è sempre distinto per il suo essere a favore della pace, della cultura, contro la guerra e contro le discriminazioni.
 
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