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07 febbraio 2023
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Siria a luci spente nella guerra e nel terremoto
di Renata Girardi*

Le sanzioni e l'embargo comminati alla Siria al fine di impedirne la ricostruzione, da parte di Europa e USA, non saranno allentate. Il portavoce del dipartimento di Stato USA Ned Price si è limitato a dire che loro più che collaborare con le ONG sul posto non faranno.

I riflettori devono restare spenti sulla Siria, come fatto in questi 11 anni, e non saranno certo una dozzina di scosse di terremoto e 1700 morti a alterare i piani.
Mentre le TV sono inondate di immagini dalla Turchia, nulla arriva dalla Siria, solo due righe striminzite: ci sono molti morti anche in Siria. E si torna a parlare di Turchia.
Non si dice però che in Siria la Turchia bombarda dando supporto all'opposizione di Assad, a nord, mentre a sud ovest ci pensano gli USA. La Cia sul posto ha un'enorme base operativa e l'ex colonnello statunitense Richard Black sostiene che la Cia finanzi l'Isis in funzione anti Assad.

Erdogan non è migliore o peggiore di Assad. Va ricordato che Erdogan detiene il potere da 23 anni, "democraticamente", come accade ai dittatori che si sono messi la Nato in casa.
Erdogan, in un dubbio colpo di stato militare che risale al 2016, fece pulizia dei vertici militari e degli oppositori politici. Ne mise in prigione 5800 oppositori, alcuni sono spariti e molti passarono a miglior vita. Democraticamente.
E in Turchia e Kurdistan siriano perseguita i Curdi.

La Siria, assediata a sud ovest dagli USA, che finanziano gruppi legati all'ISIS mentre dicono di combatterli - per citare Richard Black, ex colonnello USA - e a nord est dai raid turchi, è sfibrata da 11 anni di guerra, sotto embargo europeo, perché lo scopo è prendere possesso dei suoi giacimenti petroliferi.
Muore in silenzio, oscurata al mondo, un buio che aiuta il sonno delle coscienze, mentre tutto il disappunto e l'indignazione sono concentrati sull'Ucraina.

Il martirio siriano, non è il frutto di uno scontro interno, tant'è che il popolo siriano sta con Assad anche se la narrazione dell'Occidente sovverte la realtà. Lo fa sempre quando in una guerra gli USA hanno un ruolo, quello di invasori.
La guerra di Siria fu preparata e finanziata per abbattere un regime non allineato al filoatlantismo imperialista, al quale preferiva la Russia.
È una zona strategica del Medio Oriente, chiusa tra Iraq, Turchia, Israele e Libano, e costituisce uno sbocco sul Mediterraneo fondamentale dal punto di vista geopolitico.

Ad Aleppo un milione di profughi sotto le tende in un inverno rigido come mai prima, i bambini che soffrono e muoiono nella neve non si contano.
A settembre un'epidemia di colera spaventosa ha falciato migliaia di bambini, nel silenzio del mondo democratico. Ora all'inferno della guerra, ad un inverno implacabile, si aggiunge il terremoto, un'ulteriore catastrofe.
Le organizzazioni umanitarie lanciano una richiesta di aiuto... ci sono migliaia di bambini in strada con i genitori morti, sono migliaia i morti e altrettanti i feriti.
La Siria ha solo 2 aerei, le ambulanze non esistono più, e le 2 che girano nei centri abitati non hanno più benzina. Servono pezzi di ricambio che l'Europa, causa sanzioni ordinate dagli USA, non concede.

I primi aiuti in Siria sono arrivati tempestivamente dalla Russia mentre Price, alla domanda su una possibile comunicazione con il governo di Damasco si è messo a ridere: "Sostegno umanitario? Sarebbe ironico e controproducente per noi trattare con un governo che brutalizza da 12 anni il suo popolo".

In effetti forse il mondo finge di non capire che gli USA in Siria sono invasori e USA controllano i giacimenti petroliferi: l'80% del greggio lo portano oltre confine, una predazione che dura da anni.
Nell'ultimo raid aereo americano sono morti 150 civili, donne e bambini.
Le sanzioni statunitensi hanno un impatto devastante sulla popolazione, lo ha denunciato un relatore delle Nazioni Unite dopo una recente visita nel paese. L'embargo non permette nemmeno farmaci salva vita e strumenti chirurgici o terapie oncologiche.
Chi brutalizza chi?

ADC, America Arab Anti Discrimination Committee ha lanciato accuse pesanti sul governo di Washington, che non vuole revocare le sanzioni. Già in passato, con l'ultimo terremoto, hanno apertamente ostacolato gli aiuti alla Siria.
Lo fecero anche a giugno 2022 con il sisma che colpi l'Afghanistan.

Ma con chi sta il governo USA?
Se combatte Assad dalla parte dei ribelli dell'Isis è chiaro che sia schierato a fianco dei terroristi.
Nel 2017 Trump apparve in TV menzionando bambini siriani colpiti dal gas Sarin, perciò ci teneva a dire che bombardava la Siria per salvare i civili, una narrazione tragico emotiva che funziona per la propaganda.
Tutte le armi e testate chimiche furono portate fuori dal paese nel 2013, se ne fece garante la Russia, furono portate a Gioia Tauro e distrutte.
Chi fornì il gas sarin allora? Un leader salafita, a capo di bande terroriste ha detto chiaramente che i fornitori sono i Sauditi e gli Statunitensi.

Per questo le luci vanno lasciate spente sulla Siria.

* Coordinatrice della Commissione Solidarietà Sociale dell'Osservatorio


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