Croazia contro gli aiuti militari a Kiev
di Tamara Gallera

Lunedì il presidente della Croazia ha criticato le nazioni occidentali per aver fornito all'Ucraina carri armati pesanti e altre armi nella sua campagna contro l'invasione delle forze russe, dicendo che quelle consegne di armi non faranno che prolungare la guerra.

Zoran Milanovic ha detto ai giornalisti nella capitale croata che è "folle" credere che la Russia possa essere sconfitta in una guerra convenzionale. "Sono contrario all'invio di armi letali lì", ha detto Milanovic. "Prolunga la guerra."
“Qual è l'obiettivo? - ha chiesto retoricamente Milanovic - Disintegrazione della Russia, cambio di governo? Si parla anche di fare a pezzi la Russia. Questo è pazzesco", ha detto. "È chiaro che la Crimea non farà mai più parte dell'Ucraina".

Il presidente croato è stato eletto nel 2019 come candidato liberale di sinistra, un contrappunto al governo conservatore attualmente al potere nell'Unione Europea e nello stato membro della NATO.
Ma da allora ha fatto una svolta verso il nazionalismo populista e ha criticato le politiche occidentali nei confronti della Russia e dei Balcani.

Milanovic si è costruito la reputazione di essere filo-russo, cosa che ha ripetutamente negato.
Tuttavia, negli ultimi mesi, si è apertamente opposto all'ammissione di Finlandia e Svezia nella NATO, nonché all'addestramento delle truppe ucraine in Croazia come parte degli aiuti dell'UE a Kiev.

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