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Gli anni di piombo
di
Daniele Furlan
Li hanno chiamati "di piombo" quegli anni che dalla fine degli anni ‘60 a metà degli ‘80 del secolo scorso, insanguinarono l’Italia con una fitta serie di eventi violenti di vario tipo e di diversa matrice ideologico-politica minando la convivenza civile.
Anni di terrorismo, dominati dalla strategia della tensione, lotta armata, bombe, stragi, rapimenti, gambizzazioni, omicidi.
All'inizio si pensò fosse solo opera di gruppi di esaltati, estremisti di opposta fazione.
In effetti le matrici terroristiche erano due, di estrema destra e di estrema sinistra, che agivano con modalità completamente diverse:
-il terrorismo nero era tipicamente stragista, questi terroristi di estrema destra furono gli autori delle grandi stragi di massa con bombe piazzate in luoghi pubblici e affollati, con l'obiettivo di fare più morti possibili ad iniziare dalla strage di Piazza fontana a Milano nel 1969.
-il terrorismo rosso invece ricorreva alle armi con attentati mirati contro singoli individui colpevoli di rappresentare il capitalismo, in gran parte agenti della Polizia di Stato , dei Carabinieri, dirigenti d'industria, anche magistrati e politici ,puniti con gambizzazioni, omicidi, con l'obiettivo di provocare la lotta armata del proletariato.
Se le matrici, anche non rivendicate, apparivano fin da subito chiare(le stragi di massa erano di destra, gli attentati mirati di sinistra), un po' meno chiare erano le dinamiche. Soprattutto, a lasciare sconcertati gli inquirenti erano le armi e gli esplosivi usati da entrambe le fazioni cioè tutti di tipo militare.
L'esplosivo usato per la strage di Bologna, per esempio, era il Compound B, tipico delle munizioni terrestri ed aeree americane,
Come potevano procurarselo con tanta facilità sparuti gruppi di estremisti?
E come mai questi terroristi sia neri che rossi,così bravi strategicamente a piazzare bombe o colpire obiettivi precisi non erano altrettanto scaltri nel non farsi prendere? perchè più o meno tutti furono presi,processati e condannati...logico pensare che fossero solo dei mezzi usati come esecutori materiali da offrire poi alla giustizia approfittando delle loro ideologie criminali, da menti ben più elevate ed organizzate.
E mentre nei processi che seguirono ci furono giustamente condanne ad ergastoli per terroristi,sia neri che rossi,una serie di messaggi fuorvianti e depistaggi si verificavano contro i Pubblici Ministeri e i Giudici Istruttori che conducevano le indagini ,ogni qual volta questi imboccavano una pista che poteva portare ai mandanti... Risultato: certezza che ci fossero mandanti ma buio totale su chi fossero.
Tutto fino al crack Ambrosiano del 1977, perché le indagini che ne seguirono scoprirono l'appartenenza di Roberto Calvi alla loggia massonica P2 così come Michele Sindona e i loro collegamenti con Licio Gelli.
La massoneria credo tutti sappiano è un'associazione antichissima, nata a fini benefici, con una cultura umanitaria risalente addirittura al 1700. In Italia la più antica e numerosa istituzione massonica è Il Grande Oriente d'Italia (GOI) nata nel 1805 che col tempo si diramò in varie "logge".
Cosa del tutto lecita, prevista dalla nostra Costituzione come recita l’art 18 "I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare".
Ma proprio quelle indagini sul Banco Ambrosiano portò alla scoperta di una loggia massonica illegale, la P2 (Propaganda 2) appunto, una loggia "deviata" della Massoneria riuscita a sfuggire al rigido controllo del GOI, grazie ad un forte meccanismo di segretezza.
La segretezza salvaguardava i suoi tanti iscritti illustri e potenti, tra cui uomini di finanza, parlamentari ed ex-parlamentari, uomini politici, capi di corpi armati ,appartenenti ai servizi segreti, acquisendo un enorme potere con intenzioni eversive.
Proprio la scoperta dei tanti politici iscritti alla loggia portò nel 1981 ad istituire una commissione Parlamentare presieduta da Tina Anselmi, da affiancare alla magistratura.
Nel 1981 uscì allo scoperto la prova di un governo parallelo e segreto, giochi di potere e manovre dei vertici militari, politici, economici e dei servizi segreti italiani, vari i legami con la massoneria americana.
L'intento era quello di destabilizzare le istituzioni democratiche per manipolarle.
Tutto uscì fuori, documenti che attestavano i movimenti della loggia,finanziamenti passati su conti in Svizzera di Gelli destinati alle stragi degli anni di piombo,le prove dei depistaggi, il piano di attacco alle istituzioni democratiche, denaro occulto riciclato da Cosa Nostra che passava nelle banche private di Sindona e Calvi, il tutto dalla fine degli anni sessanta in poi... il tutto collegato alla massoneria deviata statunitense.
Ma la cosa parte da molto lontano nel tempo, addirittura da quella invasione mai ritenuta tale bensì "sbarco dei liberatori" avvenuto non per liberare ma per occupare e soggiogare l'Itaia.
Non è un caso che Gelli, l'uomo di punta della P2 compaia sulla scena proprio quando smette di operare un certo Frank Gigliotti, calabrese emigrato negli USA da piccolissimo, pastore presbiteriano e massone.
Personaggio di grande spessore, Gigliotti nel 1940 aveva incarichi importanti nei servizi segreti statunitensi della Guerra (FBI e Oss) che poi si trasformarono in Cia ,tornato in Italia nei primi anni sessanta divenne capo settore proprio della CIA in Italia.
Fu lui ad occuparsi per conto dell’OSS di preparare lo sbarco degli americani in Sicilia, diventò poi il presidente dei massoni Usa , aveva agganci con la mafia siciliana in America, e cercò di porre la massoneria italiana sotto il controllo di quella USA.
Partecipò inoltre, tramite le varie logge illegali statunitensi, a costituire un'organizzazione internazionale paramilitare la "Gladio stay behind" operante soprattutto in Italia con ingerenze dei nostri servizi segreti (SISMI). Qui si chiamò semplicemente "GLADIO"
La Gladio era un organizzazione dei servizi segreti che serviva a contrastare anche militarmente, facendo quindi ricorso alle armi al bisogno, la diffusione del comunismo e una possibile invasione dell'Unione Sovietica in Europa occidentale, specie in Italia.
Il primo assaggio si ebbe con la strage di Portella della Ginestra.
Il terrorismo degli anni di piombo rientra nella gestione eversiva di quel potere politico per controllare e mantenere l'Italia sotto l'influenza USA, scongiurando la deriva comunista.
Obiettivo: destabilizzare completamente le istituzioni italiane anche infiltrandosi all'interno di esse per averne il totale controllo
Un apparato di cospirazioni, un intreccio tra Stato, Intelligence, Massoneria deviata, Mafia e gruppi terroristici che esce dai confini ideologici di destra o di sinistra, dal nero o il rosso.
Le grandi stragi di matrice fascista, gli attentati di sinistra, il delitto Moro, operato, si sa, dalle Brigate Rosse, sono la prova che questo "Ordine" si servì indifferentemente del terrorismo rosso o nero a seconda delle esigenze.
Ma di Moro e gli altri collegamenti parlerò in un prossimo articolo.
perchè tutto continuò portando anche agli assassini di Dalla Chiesa, Chinnici, Falcone, Borsellino...(tutto confermato da grandi pentiti)
 
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