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17 dicembre 2022
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Legalità: lo sblocca-cantieri di Salvini
di Viviana Vivarelli

Per la serie "lasciateci lavorare senza romperci le tasche", Salvini ha ottenuto la riesumazione della Legge Obiettivo per i cantieri del fu Berlusconi (ma pure di Prodi), come se di ponti e chiese che crollano e di infiltrazioni della mafia non ne avessimo abbastanza.

Ma ogni Paese ha il suo Qatar e noi abbiamo Governi di dx e di sx con una chiara predilezione per i buoni rapporti con i malfattori. Del resto quello di fare quel che caxxo uno vuole senza controlli da parte dello Stato è un vecchio pallino del neoliberismo oltre che, da sempre, dei peggiori politici.

E i nostri cari governanti hanno sempre protetto le 4 mafie: mafia, camorra, 'ndranghteta e mafia politico-finanziaria, per cui la proposta di Salvini rientra perfettamente in quel clima di anarchia e di omertà che da sempre contrassegna la politica italiana, addirittura dal 1892, con lo scandalo della Banca Romana, primo grave scandalo della storia dell'Italia unita che emerse a seguito dello scoppio della bolla immobiliare seguita a Roma come nuova capitale del regno e al boom edilizio che ne seguì. A oggi tutto si ripete.

Dunque Salvini attacca, ben intenzionato, il Nuovo Codice degli Appalti e, sulla linea del più totale lassair faire, ci infila l’appalto integrato, cioè l’affidamento di progettazione ed esecuzione alla stesso soggetto, che fa saltare i confini tra controllore e controllato e lievitare i costi. Applausi da Berlusconi.

Ora possiamo anche chiamarlo 'decreto Lunardi', dal Ministro che disse che con la mafia ormai ci dobbiamo convivere e con la delinquenza nell'edilizia pure. E si vede che anche di morti sul lavoro ne abbiamo pochi!

Insomma lasciamo che il privato costruisca come vuole e dove vuole e dell'amministrazione pubblica o delle leggi se ne fotta! Le recenti catastrofi ambientali sono presto dimenticate.
Insomma sblocchiamo i cantieri senza verifica. Magari interveniamo dopo, in corso d'opera, e se il territorio ci rimette o qualche vita umana viene perduta, pazienza! Viva il 'faccimocelo da soli'!
La legge è un optional, come la scelta della moquette, un fatto del tutto privato.

I lavori siano dati senza gara e senza leggi.
Bruxelles è contraria ma chi se ne frega! E diamo il via libera ai subappalti 'a cascata'!

Del resto destra e sinistra su tanta illegalità sono sempre state d'accordo. Chi non ricorda la Legge Obiettivo di Prodi nel 1997? O i piani obiettivo di Berlusconi del 2001? La legge prevedeva che si potessero iniziare opere senza i fondi necessari, il che portò a una serie di cattedrali del deserto, rimaste incompiute.

Oggi Salvini cita a sproposito Tacito: «Più complessa è la normativa, più facile è la corruzione». Quindi, con regole più semplici avremo meno reati. Lapalissiano! È questa la logica che permea il nuovo codice degli appalti, presentato da Salvini assieme a Mantovano. Una riforma che mira a dare un impulso decisivo all'economia, perché «ogni miliardo di euro di cantiere sbloccato corrisponde a 17mila posti di lavoro».
Il nuovo codice dovrà tagliare la burocrazia, i tempi persi e gli sprechi. Peccato che si taglieranno anche i controlli preventivi, specie quelli contro l'ambiente, per la sicurezza o contro la mafia, ma sono particolari secondari.

Lo chiama 'Battaglia contro la corruzione'. Peccato che nella realtà avvenga il contrario e quando i controlli mancano, la corruzione aumenti. Ma non è poi questo quello che la mafia o la delinquenza desiderano?

Ricordo quanto prevedeva la legge americana già 70 anni fa: un'opera edilizia si presenta secondo la legge, viene ben bene controllata, si fa firmare al responsabile un impegno che chiarisce bene le modalità di costruzione, i costi e i tempi esatti di consegna, se modi, costi e tempi vengono sforati, la pene pecuniarie sono pesantissime e lo stesso non potrà costruire mai più.
Al suo posto in Italia abbiamo l'anarchia. E ora la si vuole pure aumentare!

- Dovremmo fare qualcosa - disse Bianco.
- Troppo tardi. Quelli ormai non li ferma nessuno.
- Qualcosa contro gli umani - preciso’ l'altro con un sorriso strano.

(Da "Guerra agli umani", Wu Ming2)


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