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Test
nucleari in Corea del Nord. La Pace e la Guerra: favola per
adulti
di
Doriana Goracci*
Cinque anni fa (forse qualcuno di più) scrissi una favoletta
per adulti e oggi* che ho saputo che la Corea del Nord ha
reso noto di aver condotto con successo un test con una bomba
nucleare all'idrogeno e che le autorità sudcoreane e il Servizio
geologico americano poco prima avevano rilevato un sisma di
magnitudo 5.1 a 49 km a nord di Kilju, l'area dei test nucleari
nordcoreani, ho deciso di ripubblicarla. Niente di particolare,
è solo una favoletta...
Tanto
tanto tempo fa, la Guerra sembrava essersi ammalata, sembrava
una incurabile dama, in là con gli anni, molti amanti e molti
mariti, signori, servi, ancelle, schiavi, figli adottati e
naturali, avevano investito montagne di soldi per renderla
sana e seducente, avevano incaricato le migliori menti per
cercare di darle una vita infinita e un aspetto attraente.
La signora insaziabile non si piaceva più, aveva un aspetto
mortifero e puzzava di cadavere.
Qualcosa
alla fine del xx secolo poi accadde. La grande e ricca famiglia,
ormai mondiale, si riunì al capezzale e pensò al da farsi...
Arrivò l'idea geniale e fu un gran giubilo in casa e con un
patto di sangue si giurò in segreto di non rivelare mai l'inganno.
La vestirono di bianco, lei la Guerra, d'arcobaleni, la profumarono
d'incenso e fecero costantemente volare colombe bianche che
distraevano, con il loro battito d'ali, gli sguardi più attenti
alle rughe. I suoi signori, i signori della guerra,finalmente
poterono di nuovo indossare caschi e tute, imbracciare le
armi e ripartire per le loro missioni.
Lei
regina e dominatrice, continuò ad usare il suo potere dal
letto. Pareva ringiovanita, le guance avevano ripreso colore,
anzi tanti colori, si divertì a lanciare appelli e canzoni,
rimaneva ferma e autorevole, le dissero di apparire così,
le giovava assai. Non violenta e presente. Il mondo cominciò
a pensare che la Guerra non c'era più, la pace stava arrivando,
c'erano tanti portatori di pace, c'erano tante missioni di
pace.
La
pace sarebbe stata infinita, come una volta la guerra. E allora
tutti presero a darsi la mano e a fare girotondi e ad invocare
quella signora invisibile e vincente. Era bellissimo gridare:
pace pace pace, in cielo ed in terra.Arriviamo ai nostri giorni,
care bambine e bambini ormai cresciuti, prima della guerra
durante la guerra dopo la guerra, in guerra. La Guerra è diventata
invisibile come la pace, è di nuovo palesemente malata come
la pace: vissute da troppo insieme, si sono cibate una dell'altra.
Al
capezzale della signora Guerra, oggi ci sono i suoi martiri
e i suoi eroi, i suoi fedeli parenti e ammiratori. La sorveglia
e la cura la pace, quella finta, perché se morisse, la Pace
quella vera tornerebbe visibile e sulla Terra tutti dovrebbero
imparare a camminare da soli, senza aiuti umanitari e democratici.
Quindi, come non credete alla Befana non credete neanche alla
pace, quella santarella rifatta e costruita, che vi dice cosa
fare e non fare.
Siete
voi che dovete imparare a praticarla la Pace, che non è fantasia,
ma è lotta, piccola e grande, solitaria e collettiva e soprattutto
non è una favola, così come voi non siete invisibili anche
se il mondo non vi vede. Vi diranno che nessuno lo sapeva,
nessuno vi ha visto, nessuno vi ha sentito... il mondo della
guerra tiene le bocche cucite, il patto di sangue è stato
rinnovato. Sta a noi non scordarlo mai: "Senzatomica. Il
disarmo parte da me".
“Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi
stessi; la macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà; la
scienza ci ha trasformato in cinici; l’abilità ci ha resi
duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari,
ci serve umanità. Più che abilità, ci serve bontà e gentilezza.
Senza queste qualità, la vita è violenza, e tutto è perduto.”
(Charlie Chaplin discorso all' umanità)
*
Coordinatrice della Commissione "Voci dalla rete"
dell'Osservatorio, l'articolo è stato scritto il 7
gennaio
Dossier
guerra e pace
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