Minacce
a cronista su Facebook . Unci: Urge legge contro intimidazioni
via web
di
Alessandro Galimberti*
Ancora minacce gravissime via social network a giornalisti
colpevoli solo di svolgere correttamente il proprio lavoro.
Questa
volta (2 agosto 2015, ndr) è toccato a Paolo Borrometi, cronista
e direttore del giornale online "la Spia", preso di mira da
Giombattista Ventura, fratello del boss mafioso di Vittoria.
"Ti scippo la testa, sarò il tuo incubo!” uno degli avvertimenti
più chiari lasciati sull'account Facebook del giornalista,
che da due anni vive sotto scorta per aver denunciato la mafia
di Ragusa.
In un articolo pubblicato sul quotidiano online locale, Borrometi
spiega che Ventura dirige un’agenzia di pompe funebri senza
avere mai ottenuto nessuna licenza né permesso. Qualche ora
dopo la pubblicazione sono arrivate le pesantissime minacce
di morte da uno dei boss più pericolosi della zona.
Questo
ennesimo, intollerabile episodio fa emergere ancora una volta
con drammatica urgenza la necessità di intervenire con una
legge che persegua con reale efficacia l'enorme grado di offensività
- privata sul giornalista, pubblica per l'impatto di intimidazione
sociale - dell'uso criminale del web contro i giornalisti.
Nelle more è necessario che la polizia postale in collaborazione
con la magistratura si attivi per oscurare immediatamente
i profili facebook e twitter di chi crede di intimidire l’attività
giornalistica lanciando nel web minacce per mettere il bavaglio
a chi denuncia il malaffare attraverso la penna.
L'Unione nazionale Cronisti esprime la più piena e incondizionata
solidarietà a Paolo Borrometi e condivide il suo impegno e
il suo lavoro in una terra pericolosa di confine.
*
Presidente Unione Nazionale Cronisti Italiani, si ringrazia
Guido Columba
Dossier
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