Gao
Yu : troppo giornalista e troppo libera per la Cina
di
Doriana Goracci*
A 71 anni la giornalista cinese Gao Yu, si ritrova condannata
a 7 anni da un Tribunale in Cina: ne avrà poco meno di 80
quando tornerà ad essere libera: "Assurdo, non accettiamo
il verdetto della corte", così si è espresso il suo avvocato.
Ma né il giudice né di Pechino, né la Procura popolare, hanno
fornito risposte plausubili alle richieste di commento ad
oggi, venerdì 17 aprile 2015.
E'
anche vero che, come ha dichiarato William Nee, di Amnesty
International: "Indipendentemente dall'età e indipendentemente
dalle condizioni di salute, il governo è determinato a reprimere
la libertà di espressione".
La
signora Gao è accusata di "tendenze per falso ideologico"
e avere rivelato "segreti di Stato", ovvero una minaccia per
il partito, una nemica per il popolo. Già... Gao Yu ha scontato
in passato 15 mesi di prigione per il suo sostegno agli studenti
di Tiananmen, nel 1989, e altri sei anni nel 1993, di nuovo
dopo essere stata accusata di aver “rivelato segreti di Stato”.
"Sette anni sono un tempo lungo per qualcuno che ha 71 anni",
ha detto Maya Wang, ricercatrice di Hong Kong per Human Rights
Watch. Il governo cinese spazza via tutte le critiche: "E'
la sovranità della Cina", ha detto il portavoce del ministero
degli Esteri cinese Hong Lei in una regolare conferenza stampa
venerdì pomeriggio.
Non possiamo stare zitte e zitti, per quanto mi riguarda,
sia pure che sono solo una blogger, la verità è che Gao Yu
non vedeva accettati da nessuno i suoi scritti in Cina, per
il timore di ripercussioni politiche legate al suo nome e
pubblicava a Hong Kong, o in riviste online.
Tutta
la nostra solidarietà.
*
Responsabile della Commissione Voci dalla Rete dell'Osservatorio
Dossier
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