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Animalicidio:
c'era una volta Green Hill...
di
Doriana Goracci*
Quella che sto per raccontarvi non è una favola a lieto fine
ma un Grande Passo in avanti con un processo reale per animalicidio
che si è concluso al Tribunale di Brescia dove è stata riconosciuta
la colpevolezza di 3 imputati su 4, la sussistenza dei reati
(maltrattamento ed uccisione) e il principio per cui anche
se con il massimo sfruttamento economico e per scopi scientifici,
gli animali vanno rispettati e tutelati, come prevede la legge.
Punto.
Nello stabilimento di Montichiari, “in 4 anni sono morti oltre
6000 cani, presso green Hill venivano privati di tutto, perfino
del loro essere cani: per loro niente carezze, nessuna passeggiata
all’aria aperta, cibo scadente (per tagliare i costi di produzione…),
gabbie sporche, giornate tutte uguali scandite dal rumore
e da temperature insopportabili. Sepolti vivi in assurdi e
soffocanti capannoni in attesa di essere torturati nei laboratori
di mezza Europa. Un
pensiero speciale per le fattrici di beagle, schiave destinate
alla riproduzione forzata e spremute fino all’ultima goccia
di sangue prima di essere gettate via a fine carriera come
fossero immondizia. Durante il processo è emerso infatti che
le beagle ormai inutilizzabili venivano cedute alla B&K in
Inghilterra per l’estrazione di siero e altri emoderivati,
sostanze preziose per i laboratori di sperimentazione animale.
Doppio sfruttamento e doppio profitto!”
Il comitato Montichiari contro Green Hill scrive dal suo blog
e rimbalza su tutti i network:” Oggi a Brescia, sentenza storica
per i diritti degli animali. Il giudice ha accolto la tesi
accusatoria del PM e ha condannato i vertici aziendali di
Green Hill per animalicidio(1). Nel dettaglio, le pene
comminate sono le seguenti: R. G., veterinario dell’allevamento,
condannato a 1 anno e 6 mesi e segnalato all’Ordine dei Medici
Veterinari di Pescara; R. B., direttore di Green Hill , condannato
a 1 anno; G. R., Amministratore Delegato di Green Hill e gestore
della Marshall Bioresources sede di Lione, condannata a 1
anno e 6 mesi; per tutti i condannati sospensione delle attività
per due anni (cioè non potranno lavorare in altri allevamenti
sul territorio nazionale) e pagamento delle spese processuali
e del risarcimento danni in solido con l’azienda e, infine,
confisca di tutti i cani; assolto invece il consulente di
Green, Bernard Gotti per non aver commesso il fatto. Ricordiamo
che in ogni caso Green Hill non potrà mai più riaprire come
allevamento di cani da sperimentazione né a Montichiari né
altrove…”.
Si,
si è concluso così, a Brescia, il processo contro i responsabili
di Green Hill, l’allevamento di cani beagle, a Montichiari
nel Bresciano, che fu chiuso su ordine della Procura di Brescia
nel luglio 2012. Vennero escluse come parti civili Legambiente
nazionale e Legambiente Lombardia oltre a Oipa e associazione
Vita da cani, furono invece ammesse la Lav, Leal, Lega nazionale
difesa del cane ed Enpa. Non posso altro che condividere con
gioia questa notizia, perchè ogni crudeltà su una creatura
vivente è un crimine. Con tante e tanti di voi ci siamo conosciuti
nel 2010 per la “Prima Manifesta Azione Nazionale contro la
Vivisezione a Roma il 25 settembre“, per poi a manifestazione
autorganizzata concludere felicemente stanca così: “25 settembre
a Roma vince Passaparola contro la Vivisezione”.
E ripeto come allora Sediamoci sdraiamoci insieme, c’è fretta
di rimanere in Vita.Grazie Web Grazie Facebook Grazie a chi
non c’era ma ci ha seguito con affetto. Io e un Coniglio,
a caso capitati il 25 settembre a Roma, per Aprire le Gabbie:
scoprendo che appena dietro la porta di casa mia… nostra,
si può osare, e tentare tutto. In polinesiano si dice Tamata.
Grazie Passaparola, i Media siamo Noi.
(1)
“L’uccisione di animali, in diritto penale, è il reato previsto
dall’art. 544-bis del Codice Penale ai sensi del quale: Chiunque,
per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale
è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni. Una parte della
dottrina recente ha etichettato questo reato coniando il neologismo
animalicidio, a sottolineare il parallelo realizzato dal legislatore
tra questa fattispecie delittuosa e l’omicidio.
*
Coordinatrice della Commissione "Voci dalla rete"
dell'Osservatorio
Dossier
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