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Ilaria
Alpi :
non ci sarà più il premio.
Dopo
20 anni
nè verità nè giustizia
di
Doriana Goracci*
Con profondo dolore ho appreso che nei giorni passati la madre
di Ilaria Alpi, Luciana Riccardi Alpi, ha scritto una lettera
e l’ ha inviata ai vertici dell’Associazione ‘Ilaria Alpi’
e del ‘Premio Ilaria Alpi’, oltre che al sindaco di Riccione
e all’assessore alla Cultura dell’Emilia-Romagna:
«Vi prego di prendere atto delle mie dimissioni irrevocabili
da socio dell’associazione e del mio desiderio che si ponga
termine a iniziative quali il Premio Alpi, di cui non è più
ravvisabile alcuna utilità…Le indagini non hanno portato ad
alcun risultato, quindi il premio che ricorda Ilaria Alpi
non è più utile».
Ho appreso la notizia dall’ Ansa, di cui porto più avanti
il testo. Mi spiace concludere così l’ anno 2014, ma questa
è una faccia amara della Verità che non ha trovato casa in
venti anni. In Italia.
Doriana Goracci
Scrive
nella lettera: “Pur non avendo un ruolo formale nella vostra
associazione e nell’organizzazione del Premio Alpi, ho sempre
sentito il dovere di seguire la vostra attività e possibilmente
collaborarvi, specialmente nei rapporti con l’esterno, al
fine di garantirne la rispondenza agli ideali di mia figlia“.
Inoltre, prosegue la signora Alpi, “questo impegno con
l’andare degli anni è divenuto particolarmente oneroso, anche
per l’amarezza che provo nel costatare che, nonostante il
nostro impegno, le indagini in sede giudiziaria non hanno
portato alcun risultato…Ho 81 anni, io non me la sento più,
non sono più la donna di 20 anni fa, purtroppo, e non ce la
faccio più a fare queste cose”, ha raccontato all’Ansa.
(....)
Stanchezza per gli anni passati a inseguire la verità sulla
morte della figlia e il fatto che “non si può aspettare
20 anni per avere giustizia“. Così, raggiunta telefonicamente
dall’ANSA, Luciana Riccardi Alpi, madre della giornalista
del TG3 uccisa a Mogadiscio nel 1994 insieme all’operatore
Miran Hrovatin, spiega le motivazioni della lettera inviata
ai vertici dell’Associazione Ilaria Alpi e del Premio Ilaria
Alpi, oltre che al sindaco di Riccione e all’assessore alla
Cultura dell’Emilia-Romagna, in cui annuncia la volontà di
dimettersi dall’Associazione e il “desiderio” di far calare
il sipario sul Premio.
“Uno
dei fini” del Premio dedicato alla figlia e alla attività
giornalistico-televisivo “era la ricerca della verità e
della giustizia – osserva raggiunta al telefono -:
il Premio era il mezzo… Questa lettera, l’ho scritta con il
mio avvocato, e l’ho inviata a tutti,ho ringraziato a voce
per tutto il buon lavoro che è stato fatto“.(...) Quanto
al Premio, “dopo 20 anni l’Italia sa tutto quello che è
successo a Ilaria e a Miran Hrovatin. Lo sa, abbiamo fatto
dibattiti, trasmissioni, film: mio marito è morto senza sapere
la verità e forse anch’io”. (ANSA).
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Coordinatrice della Commissione "Voci dalla rete"
dell'Osservatorio
Dossier
libera informazione
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