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05 gennaio 2015
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Ilaria Alpi : non ci sarà più il premio. Dopo 20 anni nè verità nè giustizia
di Doriana Goracci*

Con profondo dolore ho appreso che nei giorni passati la madre di Ilaria Alpi, Luciana Riccardi Alpi, ha scritto una lettera e l’ ha inviata ai vertici dell’Associazione ‘Ilaria Alpi’ e del ‘Premio Ilaria Alpi’, oltre che al sindaco di Riccione e all’assessore alla Cultura dell’Emilia-Romagna:

«Vi prego di prendere atto delle mie dimissioni irrevocabili da socio dell’associazione e del mio desiderio che si ponga termine a iniziative quali il Premio Alpi, di cui non è più ravvisabile alcuna utilità…Le indagini non hanno portato ad alcun risultato, quindi il premio che ricorda Ilaria Alpi non è più utile».

Ho appreso la notizia dall’ Ansa, di cui porto più avanti il testo. Mi spiace concludere così l’ anno 2014, ma questa è una faccia amara della Verità che non ha trovato casa in venti anni. In Italia.

Doriana Goracci

Scrive nella lettera: “Pur non avendo un ruolo formale nella vostra associazione e nell’organizzazione del Premio Alpi, ho sempre sentito il dovere di seguire la vostra attività e possibilmente collaborarvi, specialmente nei rapporti con l’esterno, al fine di garantirne la rispondenza agli ideali di mia figlia“. Inoltre, prosegue la signora Alpi, “questo impegno con l’andare degli anni è divenuto particolarmente oneroso, anche per l’amarezza che provo nel costatare che, nonostante il nostro impegno, le indagini in sede giudiziaria non hanno portato alcun risultato…Ho 81 anni, io non me la sento più, non sono più la donna di 20 anni fa, purtroppo, e non ce la faccio più a fare queste cose”, ha raccontato all’Ansa.

(....) Stanchezza per gli anni passati a inseguire la verità sulla morte della figlia e il fatto che “non si può aspettare 20 anni per avere giustizia“. Così, raggiunta telefonicamente dall’ANSA, Luciana Riccardi Alpi, madre della giornalista del TG3 uccisa a Mogadiscio nel 1994 insieme all’operatore Miran Hrovatin, spiega le motivazioni della lettera inviata ai vertici dell’Associazione Ilaria Alpi e del Premio Ilaria Alpi, oltre che al sindaco di Riccione e all’assessore alla Cultura dell’Emilia-Romagna, in cui annuncia la volontà di dimettersi dall’Associazione e il “desiderio” di far calare il sipario sul Premio.

Uno dei fini” del Premio dedicato alla figlia e alla attività giornalistico-televisivo “era la ricerca della verità e della giustizia – osserva raggiunta al telefono -: il Premio era il mezzo… Questa lettera, l’ho scritta con il mio avvocato, e l’ho inviata a tutti,ho ringraziato a voce per tutto il buon lavoro che è stato fatto“.(...) Quanto al Premio, “dopo 20 anni l’Italia sa tutto quello che è successo a Ilaria e a Miran Hrovatin. Lo sa, abbiamo fatto dibattiti, trasmissioni, film: mio marito è morto senza sapere la verità e forse anch’io”. (ANSA).

* Coordinatrice della Commissione "Voci dalla rete" dell'Osservatorio


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