Giornata
della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo
di
Tamara Gallera
Il
3 maggio a Cagliari si è celebrata la “Giornata della
Memoria” dei giornalisti italiani uccisi nel dopoguerra dalla
criminalità mafiosa e dal terrorismo. La celebrazione si è
svolta nella Sala consiliare del Palazzo Civico di Via Roma
con inizio alle ore 11.00. L'Unci (Unione Nazionale Cronisti
Italiani), ha promosso l’iniziativa in concomitanza con la
“Giornata della Libertà dell'informazione” decretata dall'Assemblea
Generale dell'Onu nel 1993 e sostenuta dall'Unesco.
I cronisti organizzano la “Giornata della memoria” dal 2008
d'intesa con la Federazione nazionale della Stampa e l'Ordine
nazionale dei giornalisti anche per testimoniare la solidarietà
dei giornalisti italiani a quanti, ancora oggi, subiscono
intimidazioni e minacce per assolvere al diritto-dovere di
informare e per ricordare le centinaia di colleghi che alla
libertà di stampa hanno sacrificato la vita nel resto del
mondo La manifestazione annuale per tenere viva la memoria
del sacrificio di tutti i giornalisti vittime della violenza
è stata celebrata la prima volta a Roma nel 2008, l’anno successivo
si è svolta a Napoli, nel 2010 a Milano, nel 2011 a Genova,
nel 2012 a Palermo e lo scorso anno a Perugia.
Quest’anno
l’organizzazione è stata affidata all’Associazione della Stampa
sarda e al Gruppo sardo cronisti e si è svolta sotto
l'alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio
della Presidenza del Consiglio regionale. Nella sala del Consiglio
comunale i giornalisti caduti o feriti nel compimento del
loro dovere professionale sono stati ricordati attraverso
le testimonianze di familiari e dei colleghi che li hanno
conosciuti. Ha chiuso i lavori Guido Columba, presidente nazionale
dell’Unione cronisti.
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