Un
pool di cronisti per l’audizione di Napolitano
di
Guido Columba*
Un pool di cronisti dei diversi tipi di media, che assista,
in collegamento video o audio, alla testimonianza che il Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano renderà domani mattina
al Quirinale ai giudici della seconda Corte d’Assise di Palermo,
nell’ambito del processo sulla trattativa Stato-mafia che
sarebbe avvenuta agli inizi degli anni ’90 per chiudere la
stagione delle stragi mafiose.
E’
l’unico modo, sostiene il presidente dell’Unione Cronisti,
Guido Columba, per consentire che i cittadini, come è loro
diritto costituzionale, siano informati in modo corretto,
completo e tempestivo sull’udienza dai giornalisti che seguono
da anni lo svolgimento dell’inchiesta.
L’appuntamento
di domani mattina ha indubbiamente un interesse sociale particolarmente
rilevante e la testimonianza di Napolitano non è destinata
alla secretazione, hanno rilevato i giudici palermitani a
metà mese rilasciando il “nulla osta” alla partecipazione
in video o audio dei giornalisti. E dunque, se si teme che
al Quirinale si creino confusione e problemi di accesso per
l’eccessiva affluenza di giornalisti, la soluzione è proprio
quella del pool: un cronista in rappresentanza dei quotidiani,
uno per le agenzie di stampa, uno per televisione, uno per
la radio, uno per il mondo del web, e un cameraman per le
riprese.
Cinque giornalisti, che al termine dell’udienza si impegnano
a riferire ciò che hanno visto o ascoltato agli altri colleghi,
non costituiscono alcun problema logistico e consentono che
gli organi di informazione possano fornire ai cittadini una
ricostruzione veritiera della testimonianza del Presidente
della Repubblica.
*
presidente dell'Unione Nazionale Cronisti Italiani.
Intercettazioni:
il vero e il falso
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