Videomessaggio
di perdono a Gaza della regista israeliana Naomi Levari
di
Doriana Goracci*
Naomi Levari è israeliana non solo perchè ci è nata ma ci
vive in Israele, a Tel Aviv. Ha usato, essendo regista e produttrice,
il suo strumento di lavoro, la videocamera, per inviare a
Gaza un video messaggio, A message to Gaza, destinato a correre
da you tube alla Rete. Questo è il testo del messaggio, tradotto
da Bergamopost.it:
“14 luglio 2014 Cara gente di Gaza, Qualsiasi cosa stia
per dire sembrerà priva di senso di fronte a ciò che state
attraversando. Però al momento è l’unico strumento che ho
– le mie parole. Mi chiamo Naomi Levari e vivo in Israele.
Mi vergogno e vi chiedo perdono. Mi preoccupo per voi, piango
per voi e soffro per le vostre perdite.
Questi
sono giorni bui e so che questo non può consolarvi in alcun
modo. Ma qualcuno di noi sta facendo tutto quello che può
– che non è molto – per mettere fine a tutto questo: dimostrazioni,
momenti pubblici, e nei nostri cuori stiamo chiedendo che
le nostre preghiere siano ascoltate nel cielo al di sopra
delle nostre anime. A voi non è più rimasta alcuna parola.
E io spero che tutto questo cambi presto.
Mi
appello ai governanti di Israele perché si comportino come
persone responsabili, come leader, e che pongano immediatamente
fine a questo spargimento di sangue. Ricordo al popolo di
Israele che questo non è un videogame, che non ci sono vincitori
e vinti, punteggi e classifiche: ci sono solo sconfitti. La
gente continua a essere uccisa, le case ad essere distrutte,
i sogni ad essere seppelliti. La società israeliana sta perdendo
la sua tolleranza e sta diventando una banda di delinquenti.
L’unica cosa che possiamo fare è – ancora una volta – chiedervi
perdono e usare tutti gli strumenti che abbiamo per fermare
tutto questo. State al sicuro.”
Su
FB è condiviso lo stato di un suo amico che condivido anche
io, totalmente: ”tutti coloro che utilizzano il contesto
pro-Palestina (soprattutto in Occidente) per abbracciare ed
esprimere idee folli come l’antisemitismo, Jihad globale,
il ritorno del Califfato, o qualsiasi altra idea pazza, diciamo
risparmiateci questa merda per l’amor del cielo. Il vostro
unico contributo sta rovinando la nostra causa e trasformandolo
in uno spot per fanatici e razzisti. Non stiamo combattendo
il sionismo razzista per sostituirlo con l’autoritarismo,
il fondamentalismo.”
Solo oggi (23 luglio, ndr) ho visto il video e appreso dell’
esistenza di questa meravigliosa giovane donna. Passate parola,
urgentemente. GRAZIE.
*
coordinatrice della Commissione Voci dalle Rete dell'Osservatorio.
Dossier
guerra e pace
|