India:
dove bambine e donne muoiono stuprate non è Bollywood
di
Doriana Goracci*
Per esteso l’ultimo crimine consumato in India, senza paragoni
con le favole più macabre della storia scritta e orale: “Una
bambina di 8 anni è stata stuprata e impiccata a un albero
in un villaggio del West Bengala, lo stato indiano dove sorge
Calcutta. Lo riferiscono oggi i media indiani. Tre uomini
sospettati di esseri gli autori della violenza sono stati
linciati dalla folla prima dell’arrivo della polizia. Uno
di loro è morto all’ospedale.
La
bambina era scomparsa mercoledì sera dopo essere uscita di
casa per comprare del riso per la cena. I genitori hanno subito
lanciato l’allarme e sono iniziate le ricerche, in particolare
vicino ad uno stagno dove si pensava fosse caduta. Invece,
è stata trovata l’indomani a circa 200 metri da casa sua impiccata
con una cintura ad ramo di un grosso albero. Il suo corpo
presentava molte ferite e anche segni di una violenza sessuale.
I familiari hanno subito del delitto sospettato il ‘tantric’
del villaggio, una figura tra il mago e il guaritore, e sono
andati a cercarlo nella sua abitazione. L’uomo e altri due
presunti complici erano sul punto di scappare, ma sono stati
fermati dalla folla infuriata e picchiati fino a quando sono
intervenute le forze dell’ordine. Il tantric è morto in ospedale
per le ferite. Secondo alcune fonti, la famiglia della vittima
era coinvolta in una disputa su dei terreni, e potrebbe quindi
essere stata vittima di una ritorsione.”
Ho provato a digitare su youtube la regione Uttar Pradesh,
la più popolata unità amministrativa di primo livello nel
mondo e che dal 2011, ospita il Gran Premio d’India di Formula
1, mi è uscito seguitissimo da migliaia di visualizzazioni
un video musicale dove lei, armata di pantaloncini mutanda,
seduce un giovane indiano… (perchè non utilizzare certi momenti
per avere l’ attenzione dei Media internazionali?)
Ci
sono parecchi articoli su giornali “femministi” e di donne,
riguardo ai casi delle povere disgraziate ammazzate in India,
a cui fanno seguito atroci delitti a spese dei bambini e altrettante
repressioni impunite anche delle Forze del Disordine. I media
indiani si chiedono “nessuna speranza per la giustizia?”.
Non
so davvero, e già in passato me lo sono chiesta, cosa possiamo
fare oltre chiedere a tutte e tutti e a chi sempre più spesso
non ci rappresenta, di garantire con forza e dignità i minimi
diritti umani. Non è Bollywood l’India dove anche le più piccole
donne muoiono stuprate e ammazzate con la più atroce delle
violenze.
n.b.
Ho aderito a questa campagna di pressione e informazione della
Rete: http://socialbombing.org/gendercide
*
coordinatrice della Commissione Voci dalle Rete dell'Osservatorio.
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