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28 luglio 2014
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India: dove bambine e donne muoiono stuprate non è Bollywood
di Doriana Goracci*

Per esteso l’ultimo crimine consumato in India, senza paragoni con le favole più macabre della storia scritta e orale: “Una bambina di 8 anni è stata stuprata e impiccata a un albero in un villaggio del West Bengala, lo stato indiano dove sorge Calcutta. Lo riferiscono oggi i media indiani. Tre uomini sospettati di esseri gli autori della violenza sono stati linciati dalla folla prima dell’arrivo della polizia. Uno di loro è morto all’ospedale.

La bambina era scomparsa mercoledì sera dopo essere uscita di casa per comprare del riso per la cena. I genitori hanno subito lanciato l’allarme e sono iniziate le ricerche, in particolare vicino ad uno stagno dove si pensava fosse caduta. Invece, è stata trovata l’indomani a circa 200 metri da casa sua impiccata con una cintura ad ramo di un grosso albero. Il suo corpo presentava molte ferite e anche segni di una violenza sessuale. I familiari hanno subito del delitto sospettato il ‘tantric’ del villaggio, una figura tra il mago e il guaritore, e sono andati a cercarlo nella sua abitazione. L’uomo e altri due presunti complici erano sul punto di scappare, ma sono stati fermati dalla folla infuriata e picchiati fino a quando sono intervenute le forze dell’ordine. Il tantric è morto in ospedale per le ferite. Secondo alcune fonti, la famiglia della vittima era coinvolta in una disputa su dei terreni, e potrebbe quindi essere stata vittima di una ritorsione.”

Ho provato a digitare su youtube la regione Uttar Pradesh, la più popolata unità amministrativa di primo livello nel mondo e che dal 2011, ospita il Gran Premio d’India di Formula 1, mi è uscito seguitissimo da migliaia di visualizzazioni un video musicale dove lei, armata di pantaloncini mutanda, seduce un giovane indiano… (perchè non utilizzare certi momenti per avere l’ attenzione dei Media internazionali?)

Ci sono parecchi articoli su giornali “femministi” e di donne, riguardo ai casi delle povere disgraziate ammazzate in India, a cui fanno seguito atroci delitti a spese dei bambini e altrettante repressioni impunite anche delle Forze del Disordine. I media indiani si chiedono “nessuna speranza per la giustizia?”.

Non so davvero, e già in passato me lo sono chiesta, cosa possiamo fare oltre chiedere a tutte e tutti e a chi sempre più spesso non ci rappresenta, di garantire con forza e dignità i minimi diritti umani. Non è Bollywood l’India dove anche le più piccole donne muoiono stuprate e ammazzate con la più atroce delle violenze.

n.b. Ho aderito a questa campagna di pressione e informazione della Rete: http://socialbombing.org/gendercide

* coordinatrice della Commissione Voci dalle Rete dell'Osservatorio.


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