Siria : missione ONU indaga nel villaggio del massacro
di
Tamara Gallera
Dopo
gli ostacoli iniziali, gli osservatori delle Nazioni Unite
hanno raggiunto ieri il villaggio siriano di al-Mazraat Qubeir,
in cui ha avuto luogo mercoledì scorso un massacro di civili.
Gli attivisti siriani sostengono che le truppe governative
e i miliziani abbiano massacrato almeno 78 abitanti del villaggio
di al-Mazraat Qubeir, che si trova vicino alla città di Hama,
mentre il governo siriano ha detto che le accuse sono false.
Il
portavoce per la supervisione della Missione delle Nazioni
Unite in Siria (UNSMIS), Sausan Ghosheh, ha detto che i 25
osservatori ONU hanno trovato il paese svuotato dei suoi abitanti,
una casa danneggiata dai bombardamenti, con una vasta gamma
di proiettili di vario calibro e granate. In almeno una delle
case bruciate c'erano corpi bruciati e un forte fetore di
carne bruciata.
Durante il tentativo di raggiungere la località, gli osservatori
UNSMIS hanno trovato i posti di blocco dell'esercito siriano,
ma sono stati fermati dai civili della zona che hanno lamentato
che la loro sicurezza era a rischio se fossero entrati nel
villaggio. Inoltre vi sono stati spari di armi di piccolo
calibro. Nessuno dei residenti ha detto di essere stato testimone
delle uccisioni di mercoledì. Secondo la Ghosheh, "Le circostanze
di questo incidente non sono ancora chiare e non siamo ancora
stati in grado di verificare i numeri". Il team di esperti
provenienti del'UNSMIS sta cercando di accertare sul posto
i fatti.
L'ONU
stima che oltre 10.000 persone, soprattutto civili, siano
state uccise in Siria e vi siano decine di migliaia di sfollati
dall'inizio della rivolta contro il presidente Bashar al-Assad,
15 mesi fa. Il Consiglio di sicurezza ha istituito la missione
UNSMIS nel mese di aprile per monitorare la cessazione delle
violenze in Siria e sostenere la piena attuazione del piano
di pace proposto dall'inviato speciale congiunto delle Nazioni
Unite e della Lega Araba per la crisi siriana, Kofi Annan.
Il
piano prevede di porre fine alla violenza, l'accesso delle
agenzie umanitarie per fornire assistenza ai bisognosi, il
rilascio dei detenuti, l'inizio del dialogo politico globale
che tenga conto delle aspirazioni del popolo siriano e l'accesso
illimitato al paese per i media internazionali.
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