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08 giugno 2012
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Cybercrime : Conferenza a Strasburgo
di Gabriella Mira Marq

Stabilire regole efficaci in un luogo che unisce a tutti, ma di cui nessuno è proprietario è un compito molto impegnativo, ma le regole sono necessarie per massimizzare la libertà e minimizzare i rischi nella navigazione del cyberspazio. E' questo il convincimento con il quale si è aperta la conferenza annuale del Consiglio d'Europa sul cybercrime che si tiene dal 6 all'8 giugno a Strasburgo.

Il cybercrime - dalle intrusioni illegali nei computer all'intercettazione delle comunicazioni private, dai furti di identità alle frodi, dalle molestie online allo sfruttamento sessuale dei bambini - lede i diritti di persone in tutto il mondo. Mentre la tecnologia si evolve molto più velocemente delle risposte giuridiche, vi è la necessità di affrontare sempre nuove sfide, spesso legate a problemi di protezione dei dati, quali l'accesso transfrontaliero ai dati e la condivisione delle informazioni tra i settori pubblico e privato.

Il 23 novembre 2001, il Consiglio d'Europa ha adottato la Convenzione di Budapest sulla lotta contro la criminalità informatica. La Convenzione ha avuto un impatto globale e portato a una legislazione sul cybercrime più forte e più armonizzata a livello mondiale, una più efficiente cooperazione internazionale nelle indagini per il perseguimento dei crimini in Internet e una collaborazione più stretta fra pubblico e privato. Oggi, il trattato rappresenta ancora l'unica linea guida accettata a livello internazionale su come proteggere la libertà, sicurezza e diritti umani online.

Più di 120 paesi stanno collaborando con il Consiglio d'Europa per rafforzare la loro legislazione e la loro capacità di affrontare la criminalità informatica. Molti fra essi hanno aderito alla Convenzione sulla criminalità informatica, ratificata da 33 paesi e firmato da altri 14. Otto paesi, tra cui Argentina, Australia e Senegal, sono stati recentemente invitati a partecipare. Le misure per combattere l'abuso sui minori online sono fondamentali. Una legislazione insufficiente o incompatibile in molti paesi è ancora un grosso ostacolo per il successo internazionale penale del perseguimento dei colpevoli.

Nel novembre 2011, il Consiglio d'Europa e la Virtual Global Task Force hanno firmato un accordo di cooperazione per combattere l'abuso di minori online e rendere Internet più sicuro per i bambini - come parte della strategia complessiva Interpol, ma molto cammino cìè ancora da fare per tutelare i diritti delle persone in rete senza comprometterne le libertà.


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Internet fra libertà e diritti

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