Privacy : si lavora per aggiornare la Convenzione europea
di
Tamara Gallera
In
occasione della Giornata per la protezione dei dati, che cade
oggi, 28 gennaio, il Consiglio d'Europa ha predisposto ieri
a Brussel una consultazione con la finalità, fra l'altro,
di valutare le recenti proposte di aggiornamento della apposita
Convenzione, già ratificata da 43 stati membri ed aperta alla
firma delle nazioni di tutto il mondo.
I lavori, svoltisi nell'ambito della quinta Conferenza internazionale
su "Computer, Privacy e protezione dei dati", sono stati aperti
al settore privato ed alla società civile, in linea con gli
indirizzi del Consiglio dei ministri del Consiglio d'Europa,
secondo il quale occorre coinvolgere tutte le parti in causa
nelle scelte sulla governance della rete.
Il
segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjørn Jagland,
ha affermato che "La privacy probabilmente non è mai stata
così fragile come ai nostri giorni. Una massa enorme di dati
personali sono processati a fluiscono quasi istantaneamente
attraverso le frontiere. La sfida è globale e così dovrebbero
essere le risposte" e pertanto ha auspicato la collaborazione
di una comunità di nazioni che condividano comuni principi
e pratiche della protezione dei dati: "Necessitiamo di una
maggiore trasparenza per assicurare che gli utilizzatori siano
informati su cosa accade ai loro dati e che possano ovviamente
acconsentire o meno a che vengano processati".
"La cornice legale che creiamo - ha concluso Jagland - deve
essere sia flessibile che robusta in modo da non ostacolare
l'innovazione e determinare un giusto equilibrio tra la libera
circolazione dei dati e la necessità di tutela delle persone".
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