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Sulla
tragedia di Brindisi
di
Vincenzo Andraous*
Criminalità,
ideologia, follia? Quanto accaduto a Brindisi, in quella scuola,
potrà avere i colori, i connotati, l’identità che la storia
sarà capace di fornire, ma rimane il fatto che il valore della
vita umana è inalienabile, il ruolo delle persone è incancellabile,
come l’omicidio è imperdonabile. Più
ancora il comando affinchè i bambini, le donne, gli anziani,
non si toccano, non si debbono toccare mai.
Chi ha commesso questa nuova strage, ha messo in atto l’infamia
più grande, che non avrà un solo rigo di dimenticanza, di
indifferenza, di colpevole disattenzione, è infamia più miserabile
della propria miserabilità, è infamia che disintegra i sogni,
le speranze, la fiducia nel mondo di bambini innocenti, dieci,
cento, mille volte innocenti, di più ancora, perché donne
bambine dallo sguardo in alto all’inizio della salita, piccole
donne con il sorriso alla discesa.
Bambine
che camminano nel luogo che è di tutti, nello spazio dove
ci vanno tutti a scuola, nel tempio del conoscere e del sapere
cos’è il rispetto per se stessi e per gli altri. Piccole donne
nuovamente tradite, ma stavolta non ci saranno foglie di fico
sparse qua e là per coprire, mimetizzare, l’infamia più inaccettabile,
stavolta non c’è possibilità di licenziare questa tragedia
con una scrollata di spalle a breve termine, stavolta se ne
deve parlare di questo dolore insopportabile per non scordare,
per non spostare il baricentro, per non attenuare ulteriormente
quel senso di comunità e di condivisione che nel nostro paese
va consumandosi.
*
tutor nella Casa del Giovane di Pavia
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