Iran
in attesa dei risultati delle elezioni
di
Shorsh Surme*
In
un clima di alta tensione la Repubblica Islamica dell’Iran
attende i risultati finali delle elezioni della nona legislatura
che si sono svolte venerdì per eleggere 290 deputati.
La tensione non era solo nell’opposizione - il famoso "movimento
verde" che ha completamente boiccotato queste elezioni
- ma all’interno del potere, tra gli ultraconservatori del
regime. Infatti, il Fronte Unito dei principalisti, la coalizione
'rivale' del presidente Mahmoud Ahmadinejad e vicino alla
Guida spirituale Ali Khamenei, avrebbe guadagnato oltre il
50% dei voti nelle elezioni. Se
venisse confermato, questo risultato potrebbe acuire ultertiormente
lo scontro politico tra il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad
e l’Ayatollah Ali Khamenei, la Guida suprema del Paese.
Lo scontro tra i due cominciò nel maggio 2011, dopo l’arresto
di due stretti collaboratori del presidente, tra cui il capo
di gabinetto Esfandiar Rahim Mashaei, arrestati con l’accusa
di invocare gli spiriti e di usare poteri soprannaturali per
guidare la politica di Ahmadinejad. Quest’ultimo per ripicca
aveva licenziato Heidar Moslehi, il ministro dell’Intelligence,
subito dopo rientegrato dall'Ayatollah Khamenei. Dobbiamo
ricordare che la guida sprituale in Iran detiene più poteri
del capo dello Stato e nomina i leader militari e il Consiglio
che approva le leggi.
Si sa che l’Iran è un mosaico di etnie, tra cui arabi, armeni,
azeri, baluci, qashqai, ebrei, turkmeni e curdi. Questi ultimi,
che sono quasi 13 milioni di abitanti della regione del Kurdistan
dell’Iran, sono da anni in lotta, prima contro lo Scià Mohamd
Reza Pehlavi, poi contro la Rivoluzione Islamica dell'Ayatollah
Khomeini.
Khomeini era ancora a Parigi, quando promise ai curdi che
una volta tornato in Iran avrebbe concesso l’autonomia alla
popolazione curda, invece, non appena arrivato in Iran nel
1979, ha cominciato a massacrare i curdi. Non solo, l’Ayatollah
Khomeini disse testualmente “Uccidere un curdo non è
peccaminoso”.
Cosa
ci si può aspettare da un regime di questo genere?
*
giornalista curdo-iracheno
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